Anche gli over 65 usano Internet: come sviluppare le loro conoscenze digitali

Avere più di 60 anni, oggi, non significa rinunciare a tutte le possibilità che le tecnologie moderne possono potenzialmente regalare.
Avere più di 60 anni, oggi, non significa rinunciare a tutte le possibilità che le tecnologie moderne possono potenzialmente regalare. Questo lo sa bene l’Estra, che ha di recente lanciato il progetto “Anche io uso Internet”: un evento di formazione itinerante, che si sposta di città in città e che spiega agli over-65 come usare il web e come interfacciarsi con i principali tools digitali di oggi. Nello specifico, “Anche io uso Internet” prevede un totale di sette lezioni, ognuna composta da tre ore: durante queste ore, agli individui di 65 anni e oltre viene spiegato come navigare in rete, come usare i social network, e come utilizzare altri strumenti fondanti come ad esempio Skype.
Anche io uso Internet: un progetto contro il digital divide
L’alfabetizzazione digitale è l’obiettivo primario del progetto “Anche io uso Internet”: ovvero la necessità di introdurre anche gli utenti più anziani ai rudimenti e all’utilizzo della rete, necessaria per aumentare la qualità della vita. È un’azione resa necessaria da un dato: fino a pochi anni fa, solo il 10% degli over-65 accedeva al web. Sebbene oggi la percentuale sia aumentata, non è ancora abbastanza: serve far conoscere la rete agli anziani, perché essa può diventare uno strumento molto utile per contrastare l’invecchiamento cognitivo e per preservare la lucidità mentale.
Il corso, da solo, non può però bastare: al termine delle lezioni bisogna proseguire da soli a casa. Ecco spiegata l’importanza della connessione domestica: le possibilità in tal senso sono tante, vista anche l’opzione della connessione ad internet senza linea fissa come quella di Linkem, particolarmente flessibile perché slegata dall’abbonamento telefonico e anche alquanto economica. Una volta che è stata predisposta una connessione largo spazio all’uso dei social e dei giochi d’intelligenza online come il sudoku, che sono ottimi strumenti per mantenere attiva la mente. I social perché insegnano agli anziani le nuove forme di comunicazione, abbattendo ogni distanza e i giochi come il sudoku permettono anche di sfidare altri player a distanza, consentendo di imparare ad usare la rete divertendosi.
Quali sono le cause dell’analfabetismo digitale?
In questi anni sono stati lanciati in Italia svariati progetti aventi lo scopo di superare l’analfabetismo digitale. Non solo “Anche io uso Internet”, ma anche ABC Digital: un progetto finanziato da Assolombarda, che prende gli studenti universitari trasformandoli in docenti specializzati in digitale, pronti a trasferire le loro conoscenze agli anziani.
Detto questo, quali sono le cause dell’analfabetismo digitale? Intanto la difficoltà nell’accedere a Internet: una barriera che corrisponde al grado più avanzato di analfabetismo digitale (detto “totale”). Al di là delle barriere tecniche o tecnologiche, il problema è spesso un altro: gli anziani non nutrono interesse per un mondo che non conoscono, che generazionalmente non gli appartiene. Anche la componente economica gioca alle volte un suo ruolo: alcuni over-65 non possono permettersi l’acquisto di un PC o di una linea Internet. Di conseguenza, per abbattere il muro dell’analfabetismo digitale, occorre intervenire proprio sui tre aspetti citati poco sopra.