Biblioteca Cesano. Negato il sopralluogo, parte la petizione online

28 marzo 2018 | 11:00
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Biblioteca Cesano. Negato il sopralluogo, parte la petizione online

Il principale luogo di cultura di Cesano Maderno è diventato tema di dibattito politico. Bosio: “l’amministrazione ha la mentalità di una nonna”.

Il luogo di cultura, tanto caro ai cesanesi, la biblioteca “Pappalettera”, è diventato da qualche giorno tema di dibattito politico: dopo che l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Longhin, ha annunciato che verranno spesi circa un milione e mezzo di euro per dare alla città una nuova e più moderna biblioteca civica. Qualcuno, dai banchi dell’ultimo consiglio comunale, ha alzato la mano per fare un’osservazione: “perché anziché accendere un nuovo mutuo non spostiamo la biblioteca all’interno di Palazzo Arese Borromeo?”.

A fare la richiesta il capogruppo di opposizione Luca Bosio che, in questi giorni, dopo aver ricevuto un secco no alla sua richiesta da parte dell’amministrazione, ha lanciato una petizione su change.org che ha già raccolto oltre 400 firme. “I numeri parlano da soli. I cittadini sarebbero ben contenti di vedere risorgere la biblioteca all’interno di Palazzo Arese – spiega Bosio – questa petizione l’ho lanciata proprio per tastare il terreno e capire effettivamente quale fosse il sentimento dei miei concittadini. Ma a breve ne faremo una cartacea, con i gazebo nelle piazze”.

Negato il sopralluogo in contraddittorio

Luca Bosio, suggerendo il possibile trasferimento della struttura, aveva ipotizzato una spesa nettamente minore (circa 800mila euro) a quella proposta dalla giunta, cioè di oltre un milione di euro. Ma a mettere i puntini sulle i, ci ha pensato il gruppo viViCesano, sostenitore dell’attuale sindaco, che in una nota stampa ha fatto sapere che: “le sale della dimora seicentesca per ospitare questa destinazione dovrebbero essere oggetto di un radicale e costoso intervento di riqualificazione funzionale, non essendo oggi adeguate e sufficienti ad ospitare tutta quella rete di funzioni e attività che vanno oltre il prestito libri. L’eventuale soluzione di recuperare l’ala non ancora restaurata avrebbe poi costi che supererebbero di gran lunga la somma stanziata nel piano triennale delle opere pubbliche”.

Ma Luca Bosio, sottolinea: “io non ho mai detto che la biblioteca dovesse essere messa in una sala piuttosto che un’altra, non ne ho le competenze adatte. Per questo ho chiesto anche che venisse fatto un sopralluogo in contraddittorio – negato – proprio per valutare dove fosse possibile trasferire la biblioteca, usufruendo di sale che oggi sono inutilizzate e sprecate”.

Palazzo Arese Borromeo: “è il salotto della nonna”

“Il Palazzo Arese Borromeo è il luogo ideale dove far nascere la nostra nuova biblioteca. Questa scelta farebbe risparmiare denari pubblici rispetto ad una costruzione ex novo, e il nostro Palazzo, finalmente, verrebbe vissuto ogni giorno dando una nuova immagine alla nostra città”. Questo il testo-slogan che campeggia su change.org, il sito per le petizione online, con il quale Luca Bosio ha deciso di iniziare la sua personale campagna a sostegno del trasferimento della biblioteca civica “Vincenzo Pappalettera”.

Ad oggi (26 marzo), in 448 hanno espresso parere favorevole, dunque, sembrerebbe che i cesanesi abbiamo la voglia di vivere a pieno Palazzo Arese che, secondo il gruppo “Con Bosio per Cesano” è paragonabile al salotto buono della nonna: “l’attuale amministrazione considera il nostro Palazzo Borromeo come se fosse una sua proprietà esclusiva tanto che neppure i cittadini cesanesi possono aspirare a utilizzarlo – fanno sapere – il Palazzo è un po’ come il salotto buono della nonna, quello che c’è ma non si può usare se non nelle rare e grandi occasioni. Questo è quello che accade oggi, anno domini 2018, a Cesano Maderno, dove c’è una nonna amministrazione (che è nonna anche nella mentalità) ed un salotto Arese Borromeo”