Brugherio, cosa fare dell’ex Oratorio? L’Amministrazione chiede alle associazioni

13 marzo 2018 | 00:55
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Brugherio, cosa fare dell’ex Oratorio? L’Amministrazione chiede alle associazioni

L’edificio è diventato pubblico ed è in fase di ristrutturazione. Per decidere cosa verrà fatto al suo interno è stato indetto un avviso di manifestazione di interesse

Prosegue senza sosta il progetto di trasformazione dell’ex oratorio Maria Bambina di Brugherio in uno spazio pubblico destinato alla cittadinanza. L’edificio, in parte abbattuto a dicembre, è in questi giorni protagonista dei lavori di ristrutturazione, terminati i quali verranno ospitati al suo interno un centro anziani e altre realtà ancora da definire e individuare.

Proprio per questa ragione, è stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito del Comune un avviso di manifestazione di interesse, con il quale l’amministrazione intende individuare le esigenze dei cittadini, per decidere la destinazione migliore dei locali.

L’avviso è rivolto ad associazioni, enti no profit, comitati, organizzazioni sindacali, parrocchie, istituzioni scolastiche, gruppi volontari, ma anche cittadini privati. Tutti, purché in possesso di requisiti di idoneità morale, possono compilare il modulo, indicando di che tipo di spazi avrebbero bisogno e a quale scopo.

Non si tratta né di una procedura vincolante né tantomeno di una procedura di assegnazione, ma solo di una manifestazione di interesse con cui l’Amministrazione intende sondare il terreno. «Uno dei tanti modi possibili per valorizzare le associazioni presenti a Brugherio è anche quello di mettere loro a disposizione spazi per le loro attività – ha commentato il sindaco Marco Troiano – È quello che succederà a Maria Bambina e ad altri luoghi della città. Ecco il perché di questo bando dedicato a loro».

L’oratorio Maria Bambina è stato acquistato e ceduto al Comune da parte del privato che si sta occupando della costruzione dei palazzi e della riqualificazione di alcune zone centrali della città, inserite nel progetto noto come Piano del centro: è parte del compenso per le edificazioni e per l’utilizzo di terreni pubblici, per questo l’acquisizione è da più parti stata contestato. Il primo cittadino, però, si è sempre detto soddisfatto delle scelte fatte, soprattutto perché precedenti progetti prevedevano demolizioni per costruire abitazioni private.