Giovane vimercatese picchiata e stuprata per tutta la notte: arrestato il fidanzato

16 marzo 2018 | 14:25
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Giovane vimercatese picchiata e stuprata per tutta la notte: arrestato il fidanzato

E’ accaduto a Carugate, in box, dove un 40 enne ecuadoriano lo scorso 4 marzo ha seviziato la fidanzata ventenne.

Era geloso, la mente offuscata da una rabbia violenta, così ha sequestrato la fidanzata e l’ha portata in box, dove l’ha violentata, picchiata e minacciata per una notte intera. E’ accaduto a Carugate, in box, dove un 40 enne ecuadoriano lo scorso 4 marzo, dalla tarda serata fino all’alba del 5, ha letteralmente seviziato la fidanzata ventenne, italiana con casa nel vimercatese.

I carabinieri di Vimercate lo hanno arrestato ieri in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, minacce aggravate e violenza privata, firmata dal dal Gip di Monza.

Martina (nome di fantasia), sapeva che avrebbero discusso quando è salita sull’auto del fidanzato, perchè nel controllarle il cellulare quando si erano visti precedentemente, lui aveva trovato un messaggino di un suo amico, che la invitava ad una festa.

Vent’anni più grande, disoccupato e incesurato, l’uomo era furibondo, senza alcun motivo o diritto di esserlo. Quando lei è salita in macchina, secondo quanto ricostruito dai militari, lui l’ha insultata, umiliata e minacciata, tanto che lei ha cercato di scappare, purtroppo senza riuscirci. Il quarantenne ha messo in moto, dopo averla aggredita a pugni e schiaffi in faccia e strappandole diverse ciocche di capelli. Ha guidato fino a Carugate, dove sembra vivesse da qualche tempo, all’interno di un box. Una volta dentro ha stuprato la fidanzata, continuando a percuoterla, per ore. Poi l’ha letteralmente trascinata fuori dalla macchina, e spingendola a terra l’ha colpita a calci e pugni su tutto il corpo, e l’ha violentata ancora. Lei ha cercato di opporsi, ma la sua furia non si è fermata. Quando credeva di poter finalmente riemergere da quell’incubo, lui ha inveito su di lei nuovamente. Fingendo di volerla portare a casa l’ha fatta risalire in auto, ha guidato in tondo per Carugate pretendendo da lei delle scuse e, sempre minacciando di ucciderla, a un certo punto ha fatto marcia indietro ed è tornato nel box. Li ha costretto la giovane a farsi riprendere in un video dove ammetteva un tradimento inesistente e poi l’ha aggredita e violentata ancora. Intorno alle tre del mattino, dopo averla costretta a promettere che ai genitori avrebbe raccontato di essere finita protagonista di una rissa in discoteca, l’ha riaccompagnata a casa.

La ventenne, sotto shock e coperta di lividi, volto tumefatto, è stata ricoverata in ospedale fino all’8 marzo. Lui non ha mai smesso di cercarla. Grazie alle indagini condotte dal Tenente Federica Massa, coordinata dal Capitano Antonio Stanizzi e dal Pm Alessandro Pepè, il Gip ha emesso il provvedimento di misura cautelare.

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