I dolci di Gulliver: la vita golosa dei lillipuzziani fa successo sui social

23 marzo 2018 | 09:55
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I dolci di Gulliver: la vita golosa dei lillipuzziani fa successo sui social

Arte pasticcera, gioco e fotografia. L’idea originale di Matteo Stucchi di Sulbiate conta più di 135 mila followers su Instagram.

Ventiquattro anni, residente a Sulbiate. Di giorno pasticcere per un’agenzia di catering, di notte inventore di mondi zuccherati. Si chiama Matteo Stucchi e il suo profilo Instagram I Dolci di Gulliver conta ad oggi più di 135 mila follower.

Proprio come ne I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, ogni martedì Matteo trasporta i suoi fan in un mondo di lillipuziani. Nelle sue creazioni, piccoli omini di plastica sono impegnati nei loro lavori: costruire muri di fudge al cioccolato con una gru, cospargere di crema i tiramisù con aerei canadair o tagliare a granella le nocciole con delle minuscole accette.

“Avevo visto le foto di altri artisti che facevano interagire i loro mini protagonisti con degli oggetti. – spiega Matteo – Ho trovato le scene molto divertenti e mi son detto ‘perché non lo faccio anche io? Ma con i dolci!’. Ho acquistato il set di omini e così è cominciato tutto, nel luglio del 2016.”

A Lilliput, la città fatta di dolci, nulla è impossibile: si può navigare in laghi di cioccolato, giocare a golf coi mirtilli di una cheesecake, meditare su crostate zen o scalare montagne di cantuccini.

Le creazioni di Matteo stupiscono per la simpatia delle scenette “work in progress”, ma presuppongono una conoscenza dell’arte dolciaria internazionale. Il giovane pasticcere ambienta le sue istantanee tra le ricette della tradizione italiana, francese e americana con abilità tecnica e gusto estetico. “Dopo essermi diplomato al liceo scientifico, ho inseguito la mia passione – racconta Matteo – ho seguito diversi corsi di pasticceria a Sesto per poi conseguire la qualifica professionale alla Fondazione Clerici di Merate.”

Per ora la piattaforma social è l’unica bacheca dove Matteo espone le sue opere. Da gustare con gli occhi. “Dopo aver creato la scena e postato la foto, i lillipuziani si fanno da parte e la loro città finisce in tavola, offerta ad amici e parenti.” Non manca però un sogno per il futuro. “Mi piacerebbe aprire una mia attività. Una vera vetrina a lato marciapiede dove le vicende di Lilliput sarebbero esposte e vendute.”