La Festa delle Donne dà i numeri: pubblicato lo studio statistico del Comune di Monza

Al 1 gennaio 2018 la popolazione di Monza è composta in tutto da 123.598 persone, quella femminile di 64.314 corrispondenti al 52% del totale della popolazione
Mimose e dati statistici. La ricorrenza del’8 Marzo ha spinto l’ufficio Statistica del Comune di Monza ha pubblicare un nuovo studio sull’altra metà del cielo che vive all’ombra del Duomo: numeri, percentuali, spigolature che dimostrano come il ruolo occupato dalle donne nella società sia sempre più centrale, a partire dal fatto che le donne con laurea o diploma sono in costante aumento.
I DATI
Per quanto riguarda il titolo di studio i dati del censimento ci dicono che: il 17,9% è in possesso di laurea, il 32,6% il diploma superiore, il 24,3% la licenza media inferiore, il 18,8% la licenza elementare ed il 6% solo alfabete, 0,5% (301) analfabete. Quindi, si registra dal 2001 un incremento consistente del 47,3% di donne laureate, e un 8,8% in più di donne diplomate.
A destare altrettanto interesse è il ruolo di capofamiglia, che già nel nome racchiude un ruolo prettamente maschile. Tuttavia, i dati elaborato dall’amministrazione dicono anche altro. In particolare, che le famiglie con capofamiglia donna sono 21.548 pari al 38,2% del totale delle famiglie che sono 56.326. E’ proprio il caso di dire che i pantaloni in casa li portano loro.
Venendo invece a un dato globale, al 1 gennaio 2018 la popolazione di Monza è composta in tutto da 123.598 persone (dato non ancora definitivo perché soggetto a revisione Istat), quella femminile di 64.314 corrispondenti al 52% del totale della popolazione.
Lo stato civile della popolazione femminile di Monza vede il 32,1% nubile, il 43,2% coniugate, il 3,8% divorziate e il 11,6% vedove. L’età media delle donne residenti è di 47,4 anni, mentre è di 49,2 anni se consideriamo solo le residenti italiane.
Le donne straniere invece sono concentrate come età, tra i 20 e i 49 anni (età lavorativa) con ben il 57% delle residenti, ma abbiamo anche un 17,4% tra i 14 e 0 anni, dovuto al buon incremento delle nascite di bambine straniere verificatosi negli ultimi anni.
Le nazionalità più presenti sono le rumene con 1.221 residenti, seguite dalle ucraine con 667 residenti, dalle peruviane con 616 e dalle ecuadoriane con 598.
Per quanto riguarda le professioni, in questo caso consideriamo solo le donne maggiorenni provenienti da Paesi a forte pressione migratoria (PFPM): le collaboratrici familiari sono il 19,3%, le casalinghe sono il 27,7%, le badanti il 12,3%, le operaie il 6,8%.