Livorno-Monza 0-2. Capolavoro biancorosso al “Picchi”

Un Monza pazzo come questa primavera espugna lo stadio Armando Picchi di Livorno abbattendo la baldanzosa capolista con un rotondo 2-0.
Un Monza pazzo come questa primavera espugna lo stadio Armando Picchi di Livorno abbattendo la baldanzosa capolista con un rotondo 2-0. Nove giorni dopo la figuraccia di Grosseto, con la sconfitta firmata Gavorrano, e cinque giorni dopo il successo fortunoso col Pro Piacenza al Brianteo, la squadra biancorossa esegue un capolavoro meritandosi non solo i 3 punti ma una virtuale “standing ovation” da parte di tutti i tifosi di capitan Guidetti e compagni.
Se con l’altra dominatrice del girone, la Robur Siena, battuta per 2-0 al Brianteo tre giorni prima della trasferta di Grosseto, la compagine allenata da Marco Zaffaroni aveva vinto, giocato bene ma creato poche occasioni, stavolta il quadro è stato completo e se il Monza avesse vinto 3-0 (come avvenuto a Siena all’andata ma con soli 3 tiri in porta) o 4-0 nessuno avrebbe potuto ridire nulla. La formazione brianzola è stata quasi impeccabile, tatticamente e tecnicamente: portiere insuperabile, difesa impenetrabile, centrocampo compatto e veloce nelle ripartenze, attacco… beh, un po’ impreciso ma generoso. Il Monza oggi ha potuto ostentare senza imbarazzo il giropalla, innanzitutto perché è passato in vantaggio già al 6’ e dunque era il Livorno che doveva rincorrere il pallone, poi perché finalmente la sfera è girata veloce, precisa e spesso anche in verticale.
Al termine di partite come quelle di stasera la soddisfazione nel vedere la tua squadra di “operai” del pallone far su come una salsiccia il milionario Livorno si mescola col rammarico nel non aver visto questa squadra mantenere più spesso questi standard di qualità e intensità. Speriamo che il tecnico di Gerenzano, liberato dal terrore dei play-out, abbia sciolto le briglie mentali ai ragazzi…
Alla vigilia del match i punti di differenza in classifica erano 18, ma nella gara di andata finì 1-1 con reti di Cogliati e Vantaggiato. Il Livorno era reduce da 2 vittorie consecutive susseguenti al cambio di allenatore: Luciano Foschi era subentrato ad Andrea Sottil in crisi di risultati.
Per il Monza si è registrato il ritorno in campo dopo il turno di squalifica di D’Errico, col promettente Tomaselli riposizionatosi in panchina, dove non erano presenti gli infortunati Romanò e Galli.
Tra i labronici non erano invece disponibili Romboli, Doumbia, Gasbarro e Baumgartner. Foschi ha comunque potuto contare su diversi ex giocatori di Serie A tra cui l’ex biancorosso Perico, rimasto però in panchina.
Si è giocato di giovedì in anticipo per via delle festività pasquali, ma il clima era tutt’altro che di festa a causa del gravissimo incidente sul lavoro costato ieri la vita a due operai livornesi. Gli ultras del Monza, presenti in una cinquantina, hanno appeso uno striscione con scritto “Le morti bianche non hanno bandiera”, mentre nella curva di casa campeggiava un lungo striscione dove si leggeva “Un altro dolore dobbiamo sopportare, non si può morire andando a lavorare”. Per ricordare le vittime è stato osservato un minuto di raccoglimento.
La prima occasione è dei padroni di casa: al 3’, su corner battuto dalla destra, si inserisce Pirrello che al volo manda a lato. Al 6’ Giudici zittisce il “Picchi”: D’Errico lo lancia, lui stoppa, si accentra e calcia un sinistro rasoterra che sorprende Mazzoni. La reazione del Livorno c’è ma non fa male alla retroguardia ospite: all’11’ un rasoterra di Maiorino da fuori viene bloccato da Liverani. 2’ dopo una botta di Giandonato da 25 metri passa alta sulla traversa. Al 17’ e al 21’ Liverani si supera deviando spettacolarmente in corner prima una conclusione ravvicinata di Murilo e poi una fiondata di Valiani da 25 metri. Al 29’ un destro a giro di Vantaggiato finisce a lato. Al 36’ il Monza spreca una ghiotta occasione per raddoppiare: Cori lancia Giudici in contropiede e inspiegabilmente il capocannoniere del Monza, a tu per tu col portiere avversario, invece di tirare cerca di servire Mendicino che, stramarcato, perde palla. 1’ dopo Vantaggiato di testa manda a lato di poco. Al 40’ Cori esce per infortunio e viene rilevato da Cogliati. Passano 3’ e il Monza getta alle ortiche un’opportunità incredibile, con quattro uomini sulla linea di porta che non riescono a buttare dentro la sfera; a colpirla, male, è il solo Adorni. Al 45’ un sinistro di Maiorino dal limite viene sventato in corner da Liverani. Al 47’, infine, un colpo di testa di Giandonato esce di un nonnulla.
Nella ripresa si prosegue sulla falsariga del primo tempo, ma la manovra del Livorno diventa più lenta e macchinosa e il Monza prende sempre più coraggio, soprattutto in difesa. Al 7’ un colpo di testa di Montini passa a lato di poco. 2’ dopo Valiani spara alto da 25 metri. Poi sale in cattedra di nuovo il Monza, che raddoppia al 22’ ancora con un laterale offensivo: è D’Errico stavolta a bersi due giocatori amaranto e a trafiggere Mazzoni con una rasoiata. 3’ dopo il fantasista biancorosso potrebbe arrotondare il punteggio, ma il suo destro da fuori viene respinto coi pugni da Mazzoni. Al 29’ Zaffaroni inserisce forze fresche in vista del prevedibile assalto finale dei toscani: entrano dunque Perini e Ponsat rispettivamente per Guidetti e Mendicino. Al 35’ un sinistro di D’Errico viene miracolosamente deviato da Mazzoni. Al 43’ Caverzasi è costretto a uscire dal campo per crampi e gli subentra Negro. Al 45’ un rasoterra di Kabashi dalla distanza è bloccato da Liverani, che invece al 49’ guarda impietrito Negro calciare verso la sua porta per liberare l’area: la sfera esce d’un soffio. Alla fine tutti quanti vanno a prendersi i meritati applausi sotto la curva degli ospiti.
In sala stampa Zaffaroni ha analizzato così la partita: “Sapevamo che avremmo incontrato una squadra forte, che aveva anche ritrovato entusiasmo in seguito agli ultimi risultati. Una squadra con grandi individualità, che andava contenuta. Una volta conquistata la palla non bisognava forzare le giocate: invece all’inizio le abbiamo un po’ forzate quando c’era la possibilità di muovere la palla. Comunque abbiamo trovato un gol subito e poi ci siamo difesi con ordine. Però quando bisognava tenere la palla l’abbiamo tenuta, ma quando c’era la possibilità di creare opportunità da rete le abbiamo create. Tra l’altro i miei ragazzi non sono abituati a giocare davanti a un pubblico così: è stato un esame anche da questo punto di vista. Aldilà del risultato abbiamo disputato una buona gara. Liverani? In alcuni interventi è stato bravissimo”.
La prossima settimana il Monza disputerà due partite, entrambe al Brianteo: martedì alle ore 14.30 recupererà il match col Prato rinviato per neve lo scorso 3 marzo, mentre sabato, sempre alle 14.30, affronterà il Pontedera.
Intanto nei giorni scorsi l’Arezzo è stato sanzionato con altri 6 punti di penalizzazione, in aggiunta ai 3 già patiti, per mancati pagamenti di stipendi e contributi. Dopo il fallimento societario rischia l’interruzione dell’esercizio provvisorio da parte del Tribunale.
LIVORNO-MONZA 0-2 (0-1)
LIVORNO (4-3-3): Mazzoni; Morelli (43’ s.t. Borghese), Pirrello, Gonnelli, Franco (26’ s.t. Bresciani); Luci, Giandonato (26’ s.t. Kabashi), Valiani (32’ s.t. Perez); Murilo (1’ s.t. Montini), Vantaggiato, Maiorino. A disp.: Pulidori, Sambo, Perico, Gemmi, Pedrelli, Bruno, Manconi. All.: Foschi.
MONZA (4-4-2): Liverani; Adorni, Caverzasi (43’ s.t. Negro), Riva, Origlio; Giudici, Guidetti (29’ s.t. Perini), Palesi, D’Errico; Cori (40’ p.t. Cogliati), Mendicino (29’ s.t. Ponsat). A disp.: Del Frate, Carissoni, Tentardini, Trainotti, Forte, Tomaselli, Padula. All.: Zaffaroni.
ARBITRO: Santoro di Messina.
MARCATORI: 6’ p.t. Giudici, 22′ s.t. D’Errico.
NOTE: calci d’angolo 11-4; ammoniti Perez e Borghese; recupero 2’ e 5’; spettatori circa 5700.