Monza e Brianza, vittoria del centrodestra. Le percentuali di Monza e Desio

A Monza e Brianza prevale il centrodestra. Scrutini ancora in corso. A Monza e Desio ecco quali sono i risultati
Spopola il centrodestra in Brianza. Per quanto riguarda il Senato nel Collegio uninominale 06 – MONZA il candidato (sezioni scrutinate 473 / 487) in testa è Stefania Craxi con il 46,78% dei voti. Segue Cherubina Bertola, candidato Pd, con il 25,59%, Gianmarco Corbetta del Movimento 5 Stelle con 21,96, e Lucrezia Ricchiuti di Liberi Uguali con il 2,82%.
A Desio Paola Frassinetti e Stefania Craxi, si aggiudicano i collegi uninominali di Camera e Senato, superando le dieci mila preferenze: Paola Frassinetti 10.967, il 45,5 per cento, Stefania Craxi 10.245, il 45,9 per cento.
Lontani gli altri candidati. Alla Camera Davide Tripiedi del Movimento 5 Stelle, deputato uscente, supera i sei mila voti (6.327, il 26,2 per cento), mentre Maria Antonia Molteni, sindaco Pd di Veduggio, sostenuta dal centrosinistra, si ferma a 5.326 preferenze, superando di poco il 22 per cento (22,1 per cento). La candidata di Liberi e Uguali, Michela Vaccaro, ottiene 680 voti (2,8 per cento), mentre tutti gli altri candidati sono sotto l’1 per cento.
Al Senato il secondo posto, alle spalle di Stefania Craxi, è del grillino Gianmarco Corbetta, consigliere regionale uscente, con 5.732 voti (25,7 per cento). Cherubina Bertola, ex vicesindaco di Monza e consigliere comunale del capoluogo brianzolo, candidata del centrosinistra si ferma sotto quota cinque mila: 4.864 voti, il 21,8 per cento.
Lucrezia Ricchiuti di Liberi e Uguali, senatrice uscente, prende 725 voti che corrispondono al 3,2 per cento. Tra gli altri sei candidati solo Giuseppe Vigevani di Forza Nuova supera, di poco, l’1 per cento. La rilevazione dell’affluenza ieri sera alle 23, alla chiusura dei seggi, ha registrato il 78 per cento al Senato con 22.869 votanti su 29.256 elettori e il 76 per cento alla Camera 24.693 votanti su 31.669 elettori. Alle politiche di cinque anni fa, quando si votava su due giorni, la percentuale di elettori sfiorò l’80 per cento (79,57 per cento).
Il confronto con le politiche del 2013 è difficile perché si votò con un altro sistema elettorale, la Legge Calderoli o «Porcellum», un proporzionale «impuro». In ogni caso alcune tendenze sono chiare (dati relativi alla Camera). Il Movimento 5 Stelle cresce di tre punti, passando dal 23,3 per cento al 26,2 per cento. In calo, invece, il centrosinistra. Cinque anni fa il Pd, da solo, prese il 24,5 per cento. Oggi la coalizione di centro sinistra (democrats con +Europa, Insieme e Lorenzin) si ferma al 22 per cento. In grande crescita, invece, il centrodestra. Nel 2013, sommando il risultato de Il Popolo delle Libertà (21,6 per cento), Lega Nord (11,6 per cento) e Fratelli d’Italia (1,3 per cento), il polo di centrodestra raggiunse il 34,5 per cento. Dalle politiche 2018 la coalizione di centrodestra esce con il 45,5 per cento.