Nella stellata Vimercate: M5S “solo” il 21%, il Pd sfiora il 30%

Il Primo Cittadino commenta i risultati della tornata elettorale confrontandoli con quelli del 2013 e guarda al futuro del Movimento 5 Stelle
«Abbiamo ancora un buon margine su cui lavorare», questo il commento a caldo del Primo Cittadino pentastellato di Vimercate, Francesco Sartini, a seggi vimercatesi scrutinati.
Se a livello nazionale il Movimento 5 Stelle si attesta il primo partito del Paese, a livello locale la situazione è differente: a Vimercate, infatti, il partito di Sartini ha portato a casa solo, si fa per dire, il 21,62% dei voti al Senato e il 21,97% alla Camera, con un distacco di dieci punti rispetto alla media nazionale.
«Ci sono due modi per leggere questo risultato – ha commentato Sartini – Se lo confrontiamo con il risultato delle ultime politiche, il dato è in crescita: nel 2013, infatti, il M5S aveva preso il 17,5% dei voti. Altro ragionamento, invece, va fatto se confrontiamo questi dati con quelli nazionali: è indubbio che i cittadini di Vimercate abbiano premiato i partiti di centrodestra e centrosinistra».
In città, infatti, come negli altri comuni brianzoli, la coalizione del centrodestra si conferma in vantaggio (36,03% alla Camera), con la Lega in testa (18,69% al Senato e 19,41% alla Camera) seguita da Forza Italia ( 13,29% al Senato, 13,24 alla Camera). In netta controtendenza invece il centrosinistra: a Vimercate, infatti, il PD ha portato a casa il 29.98% (Senato) e il 29,25% (Camera) dei voti, staccandosi notevolmente dal risultato nazionale, che vede il partito attestarsi introno al 18%. Anche Liberi e Uguali ha ricevuto più consensi, circa il 4,5% contro il 3,4% nazionale.
«Prendo atto di questi risultati – prosegue il sindaco – Credo che la differenza tra nord e sud sia da ricercare in un radicamento ai partiti molto forte al nord. Qui il voto al Movimento 5 Stelle forse viene visto ancora solo come un voto di protesta. In questo senso, poi, c’è la Lega, che al nord, come partito di protesta, ha ricevuto tanti consensi. Per questo penso che ci sia ancora tanto da fare, per attivare le persone e per trasmettere i veri valori del M5S. Ma sono convinto che, visti i dati di crescita positivi, ci sia un buon margine su cui lavorare».
*Articolo scritto con i dati aggiornati alle ore 12.00