Trenord: “partenze in orario garantite”. Traguardo dei sindaci di Lissone, Desio e Muggiò

29 marzo 2018 | 11:00
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Trenord: “partenze in orario garantite”. Traguardo dei sindaci di Lissone, Desio e Muggiò

Priorità ai treni della linea Chiasso – Milano: i sindaci dei tre comuni al tavolo tecnico con i gestori della rete ferroviaria lombarda.

Chi la dura la vince. Trenord garantirà la partenza in orario dei treni da Como della linea S11,e lo farà già da oggi, giovedì 29 marzo. Questo impegno è fondamentale per scongiurare i ritardi che ricadono con eccessiva frequenza sui pendolari lissonesi, muggioresi e desiani.

La decisione è stata presa ieri mattina in prefettura, grazie al lavoro dei sindaci di Lissone, Concettina Monguzzi, Desio, Roberto Corti e Muggiò, Maria Fiorito. I tre primi cittadini avevano fatto presente la situazione alla società di trasporti tramite posta, a seguito delle continue lamentele dei pendolari, all’inizio del mese.

A conferma di ciò, lo stesso amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, nell’incontro dello scorso 20 marzo, aveva comunicato ai sindaci che nei mesi di gennaio, febbraio e marzo il parametro di puntualità della S9 è sceso del 7 per cento, mentre quello dell’S11 del 20 per cento.

“Una situazione al limite dell’insostenibilità, con il rischio di problemi di ordine pubblico – commentano i sindaci – Con convinzione e determinazione abbiamo aperto una porta di dialogo con Trenord, RFI, Regione Lombardia e abbiamo portato a casa una prima azione concreta che dovrebbe migliorare i trasporti di migliaia di persone che, tutte le mattine, prendono il treno per andare al lavoro o a studiare”. Sono infatti 8.300 i pendolari che ogni giorno prendono un treno nella stazione di Muggiò-Lissone e 7.500 a Desio. Insieme, le due stazioni rappresentano circa il 21 per cento del traffico giornaliero di Trenord sulle linee S9 e S11.
Al tavolo tecnico sull’”emergenza trasporti”, convocato ieri dal prefetto, oltre ai sindaci dei tre comuni erano presenti tutti i gestori della rete ferroviaria lombarda, ovvero Regione Lombardia, RFI e Trenord. La soluzione proposta consentirà di dare priorità ai treni della linea Chiasso – Milano rispetto a quelli delle Linee S10 e S40, riducendo di fatto i problemi di ritardi alle stazioni di Desio e Lissone – Muggiò. I treni della linea S11, avranno priorità in partenza dalle stazioni di Chiasso e Como e non dovranno garantire la precedenza ai treni delle linee S10 e S40. A partire da domani, la tratta S11 diretta a Milano si svincolerà da questa obbligo e partirà in orario da Como o Chiasso, senza dover accumulare ritardi già ad inizio tratta.
È stato inoltre concordato anche il “piano B“: in caso di soppressioni o di ritardo superiore ai quindici minuti, se la circolazione dei treni lo consentirà, Trenord farà richiesta alle sale operative per fermare i treni diretti e i Tilo alle Stazioni di Lissone – Muggiò e Desio. In questo modo, i pendolari brianzoli avranno comunque la possibilità di arrivare a Milano, avendo poi numerose possibilità di spostamento verso il luogo di lavoro o di studio.
Un’ulteriore opzione riguarda la modifica dell’orario in vigore, oggetto di discussione nei prossimi mesi al fine di garantire una situazione di “normalità” dal prossimo autunno. “Questo è solo il primo risultato di un confronto che dovrà continuare -precisano i primi cittadini – Affollamento nelle ore di punta, sottodimensionamento dei convogli, guasti tecnici, corse soppresse senza preavvisi, scadente qualità del servizio: questi sono i quotidiani compagni di viaggio di migliaia di studenti e lavoratori. Anche su questi disservizi chiediamo un confronto. Noi rappresentiamo delle comunità e dei territori a cui dobbiamo delle risposte. Per questo chiediamo di essere ai tavoli dove saranno discusse e individuate le soluzioni e riteniamo che non sia più il tempo dei rinvii. In questa sede abbiamo ottenuto degli impegni e delle garanzie che vogliamo siano mantenute. La vita dei nostri pendolari deve cambiare, in meglio, già da domani”.
In foto i tre sindaci: partendo dall’alto Concetta Monguzzi, Maria Riorito e Roberto Corti.