Vimercate, 13mila visitatori e 250 attività in un anno: benvenuti al MUST

19 marzo 2018 | 12:24
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Vimercate, 13mila visitatori e 250 attività in un anno: benvenuti al MUST

Conservazione e didattica: ecco le principali attività del museo. Tra le novità, la curiosa archiviazione dei documenti dell’ospedale di Vimercate dal 1500

Tredicimila utenti in un anno, più di 200 attività con le scuole e 50 con le famiglie, 119 visite guidate nel territorio e un centinaio di studenti accolti con i progetti di alternanza scuola-lavoro. A otto anni dalla sua apertura, il Museo MUST di Vimercate dà i numeri, confermandosi una sempre più importante realtà di conoscenza, formazione e valorizzazione del territorio di tutto il vimercatese.

Ma i vimercatesi conoscono il loro Museo e la fortuna che possiedono proprio sotto casa?

IL TEMPO IN 14 SALE

Il MUST è un museo del territorio ed è ospitato in Villa Sottocasa, storico palazzo settecentesco della città. Visitando le quattordici sale, ci si addentra in un simbolico viaggio nel tempo, passando dalle civiltà celtica e romana, dal Medioevo fino all’età moderna e a quella contemporanea: attraverso oggetti di vario genere e natura (artistici, archeologici e immateriali come video e testimonianze) ci si avventura nella conoscenza dell’evoluzione del territorio, fino ad arrivare alla celebre Sala 14, la Sala Identità e Memoria, in cui sono custoditi in barattoli delle conserve oggetti che non sono più in uso ma che il visitatore ha fatto in tempo a utilizzare o conoscere (per esempio, audio e video-cassette o tessere telefoniche): una sala importantissima perché, completato il “viaggio” nel tempo, è come se il visitatore ritrovi in un certo senso se stesso.

«In questi anni trascorsi dall’apertura è stata proprio questa Sala ad arricchirsi più di tutte – ha raccontato Massimo Pesenti, responsabile delle Collezioni del MUST – È quella che più di tutte evidenzia l’attività più importante di un museo, ovvero quella di conservazione: i ricordi, non per nulla, sono inseriti in barattoli delle conserve, proprio a comunicare quest’azione importantissima». Oltre ai barattoli, ci sono le testimonianze video, nonché le opere donate al museo dai ragazzi che hanno partecipato alla prima edizione di V_AIR, Vimercate Art in Residence, che quest’anno verrà riproposta per la seconda volta.

SI IMPARA MEGLIO CON IL MUST

Ma a fare grande il MUST, oltre all’attività di conservazione, c’è quella formativa, didattica e divulgativa: nel 2017, infatti, sono state organizzate 234 attività didattiche con le scuole, per un totale di 4.786 alunni ospitati, principalmente delle scuole primarie; a queste si aggiungono 50 attività con le famiglie, a cui hanno aderito 1.427 utenti tra genitori e figli.

«Insieme alle attività di manipolazione e di laboratorio, ne affianchiamo altre più ludiche, come quelle che prevedono la caccia al tesoro, a un oggetto, a un personaggio storico o in cui i ragazzi sono coinvolti nella risoluzione di un mistero legato al passato – continua Pesenti – Sono attività estremamente educative, perché un conto è parlare agli alunni di storia nelle aule scolastiche, un conto è farlo nelle sale allestite del museo, con la suggestione che esse inevitabilmente creano».

A queste si aggiungono le visite turistici ai luoghi del territorio (119 nel 2017) e l’accoglienza degli studenti delle scuole superiori con l’alternanza scuola lavoro o del loro coinvolgimento in attività formative, come per esempio quelle organizzate con l’istituto Einstein, uno in particolare in cui i ragazzi sono stati guidati nell’organizzazione di un evento culturale, dall’inizio alla fine.

Infine, impossibile non citare le mostre temporanee, come la recente “Il segno del Novecento” che recentemente ha riscosso un grandissimo successo, con 3500 visitatori in tre mesi.

NUOVI E CURIOSI PROGETTI

Ma il MUST non è solo questo. Oltre ai numerosi riconoscimenti che gli sono stati assegnati in questi otto anni (per esempio, il titolo di Museo di Qualità da Regione Lombardia nel 2014 o il Premio come miglior nuovo allestimento italiano nel 2012), il MUST si è aggiudicato un contributo di 20mila euro da Fondazione Cariplo per il progetto “Crescere al museo”, ovvero per la pianificazione di eventi e progetti che abbiano l’obiettivo di coinvolgere target normalmente esclusi dalle attività museali, come anziani, diversamente abili, persone di culture differenti. «In questi mesi il MUST è impegnato nella pianificazione di format didattici per pubblici con caratteristiche specifiche – racconta ancora Pesenti – Nel piano didattico che presenteremo a giugno, quindi, saranno inseriti percorsi con una maggiore differenziazione dei target, in modo da includerli tutti, anche quelli che spesso vengono trascurati».

Oltre alle iniziative note, il museo è impegnato anche in una serie di attività “sotterranee” ovvero non conosciute al pubblico, alcune anche molto particolari: per esempio, da anni, l’ospedale di Vimercate ha assegnato al MUST tutta la documentazione del nosocomonio dal 1500. Due archivisti sono impegnati nella visione e nella catalogazione di tutti i documenti contenuti in 150 faldoni: questi documenti, descritti a uno a uno, permetteranno di facilitare la ricerca storica e, sicuramente, di portare a galla qualche curioso aneddoto del passato, tanto che, a fine lavori, si sta pensando di preparare un catalogo e allestire una mostra dei documenti più importanti e stravaganti.