Vimercate, per il permesso di soggiorno finge di avere un figlio

21 marzo 2018 | 13:09
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Vimercate, per il permesso di soggiorno finge di avere un figlio

Una coppia italiana ha permesso a un albanese pluripregiudicato di riconoscere ufficialmente il loro figlio per permettergli di avere il permesso di soggiorno.

Hanno finto che il loro figlio fosse di un altro, facendoglielo addirittura riconoscere ufficialmente: tutto per permettergli di ottenere il permesso di soggiorno in cambio di soldi.

Una storia assurda quella che ha per protagonisti una coppia di 26 e 43 anni residente a Vimercate e un albanese di 45, autori di uno “scambio” che ha visto coinvolto un neonato.

È il mese di agosto 2013 quando D.M., 26enne italiana, dà alla luce un bimbo, frutto della relazione con il convivente M.S., classe 75, anche lui italiano. La coppia conosce da anni R.G., classe 1973, albanese pluri-pregiudicato e clandestino. Non si tratta di una semplice conoscenza: per lui, infatti, si sono già prestati ad intestarsi fittiziamente alcuni veicoli, in cambio di denaro.

Quando la coppia sta per avere il bambino, il 45enne, già espulso dal territorio nazionale e quindi impossibilitato ad ottenere un permesso di soggiorno per via ordinaria, architetta un piano per poter finalmente avere il tanto agognato permesso di soggiorno: con la complicità dei genitori naturali del bambino, riconosce come proprio figlio naturale il neonato e pochi giorni dopo ottiene direttamente il permesso di soggiorno, in quanto padre di cittadino italiano. Il tutto, ovviamente, in cambio di denaro.

Per fortuna questo assurdo “scambio di favori” è stato scoperto dalle forze dell’ordine che nei giorni scorsi hanno notificato ai tre l’informazione di garanzia: dovranno rispondere di reati di alterazione di stato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dinanzi al Tribunale di Monza. Non solo: coinvolti anche il Tribunale per i minorenni di Milano, che ha già adottato i dovuti provvedimenti cautelari nei confronti del minore, e l’ufficio Immigrazione di Monza, che ha già avviato le pratiche per la revoca al cittadino albanese del titolo di soggiorno.

Il tutto, è venuto a galla durante una grossa indagine denominata Velarium, condotta tra il mese di settembre 2015 e il maggio del 2017 dalla Squadra Investigativa del Commissariato di Monza. L’indagine, conclusasi con l’esecuzione di 27 misure cautelari, ha portato alla condanna di tutti gli imputati ad oltre 100 anni di carcere in totale per i reati, tra gli altri, di tentato omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione di armi. Nel corso dell’attività, appunto, sono emersi i reati a carico dei tre soggetti sopracitati.