DIARIO DI VIAGGIO. La 3D del Vanoni in Grecia – Giorno 6

14 aprile 2018 | 21:25
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DIARIO DI VIAGGIO. La 3D del Vanoni in Grecia – Giorno 6

Nel loro ultimo giorno di viaggio hanno visitato la splendida capitale Atene.

Sono al loro sesto giorno e ultimo giorno di viaggio in Grecia e noi li stiamo seguendo virtualmente pubblicando i loro racconti. Gli studenti di 3D dell’Istituto Vanoni di Vimercate, indirizzo Turismo hanno interamente programmato il tour allo scopo di approfondire la materia dell’Itinerario turistico. Bellissimo progetto!

GIORNO 6 – Venerdì 13 aprile
ATENE

Lasciamo Agistri e le sue acque cristalline con un velo di tristezza, oggi è il nostro ultimo giorno in Grecia, domani si vola via. Una piccola imbarcazione ci riporta sulla terra ferma, sono volti conosciuti quelli dei marinai, gli stessi che due giorni fa ci hanno condotti fin qui.

Una volta ad Atene abbiamo lasciato i nostri bagagli in hotel e, attraversando vicoli sporchi e caotici, siamo arrivati nella zona più storica e turistica di Monastiraki, quartiere che prende il suo nome dal monastero del X secolo che lo caratterizza.

Circondano la piazza altri edifici: la Moschea Tzisdarakis e la Biblioteca di Adriano, quest’ultima edificata con il marmo frigio della moschea stessa. Della biblioteca rimangono imponenti colonne corinzie e parte delle mura perimetrali che lasciano intuire la sua antica divisione in due parti, una dedicata alla conservazione dei manoscritti e l’altra alla loro visione.
Percorriamo la salita verso l’Acropoli partendo dall’antica Agorà dell’Atene del V secolo. Giulia ci parla della sua importanza nel periodo dell’età di Pericle, quando la piazza fungeva da luogo di incontro delle personalità pubbliche dell’epoca e di scambio commerciale. Ci racconta poi della sua antica struttura lasciandoci immaginare l’imponenza degli edifici che la circondavano. Solo nel 1931 l’Agorà è stata aperta al pubblico grazie al via libera sull’area di 24 ettari occupata da 365 case moderne, ogniuna delle quali doveva essere acquistata e demolita.

Siamo su una strada fiancheggiata da negozietti ed edifici moderni, ma Isabella ci ricorda che stiamo percorrendo l’antica via panatenaica lungo la quale, fra il V e il IV secolo a.C. ogni quattro anni, si svolgeva la processione degli ateniesi in onore della dea Athena. Le fanciulle vergini della città, le ergastinai, avevano il compito di tessere il peplo sacro da donare come sacrificio alla dea e lo portavano al Partenone proprio durante le Panatenee. Ritroveremo questo evento sui bassorilievi del fregio ionico del Partenone che avremo modo di vedere al museo dell’Acropoli. È stato bellissimo vedere le opere che conoscevamo e ascoltare i nostri compagni esporre di fronte alla guida. Sono stati bravissimi.

Il momento del pranzo è stato rapido e frugale. Sfoglie ripiene e dolcetti presi in un panificio, mangiati lungo il cammino verso l’Acropoli.

Finalmente arriviamo in cima e ci sorprende la monumentalitá e la grandezza del Partenone.  Daniel e Carlo sono state le nostre guide all’interno dell’antico luogo sacro di Atene. Ci hanno condotti attraverso un percorso ben studiato che dai Propilei, grandioso ingresso all’Acropoli, col suo maestoso colonnato dorico, ci ha portati al Tempietto di Atena Nike, all’Eretteo, al Partenone e  alla più appartata zona dei teatri. Tutti hanno lavorato oggi, tutti protagonisti di una lezione socratica e accomunati da un grande entusiasmo.

A sorprenderci è stato soprattutto il Partenone. Marta e Matilde ci hanno raccontato la sua storia fin dai tempi della ricostruzione nel V sec. a.C. alla sua ingloriosa fine nel XVII sec. quando esplose a causa della sua trasformazione in polveriera ad opera dei veneziani guidati dal Morosini. Ci hanno parlato della sua struttura e dei bassorilievi ad opera di Fidia. Le metope, il fregio ionico e i frontoni raccontano miti ed eventi legati alla figura della dea protettrice della città e a quella di Poseidone. La leggenda narra che in seguito ad una loro disputa sia stata fondata la città. Poseidone, dio del mare, prometteva abbondanza e ricchezza fondata sugli sviluppi del commercio marittimo. Athena, divinità poliedrica, prometteva pace e saggezza simboleggiati da una pianta di ulivo, attributo sacro della dea.

Intanto il sole calava all’orizzonte ed il caldo soffocante della città lasciava spazio alla visione di uno splendido tramonto. Che meraviglia i tramonti in Grecia. Sono stati lo sfondo di ogni scenario in queste serate ormai finite e quello visto dall’Acropoli, con la città bianca che parte dalle montagne e arriva fino all’Egeo, è stato il più spettacolare.

La giornata si è conclusa all’insegna del divertimento e delle tradizioni locali. Eravamo stanchi e affamati, ma ancora avidi di “vita greca”. Il nostro viaggio si è concluso in una taverna coi tavolini all’aperto e la musica dal vivo. Danzando tutti insieme  il Syrtaki di Zorba, noi e i nostri professori.

Arrivederci Grecia, è stato bello viverti e scrivere di te.

Beatrice Colombo
Alessia Invernizzi
Matilde Villa
Carlo Varisco
STUDENTI 3D del VANONI