Fiume Seveso: 1.420 scarichi abusivi. La denuncia degli Amici del Parco Nord

Una lettera shock svela il numero di scarichi abusivi presenti nel fiume lombardo: ad indagini ancora incorso da parte della Magistratura, un testo scritto arriva sulla scrivania di Regione, Arpa e Comuni interessati
E’ stato rosso. A volte blu. Qualcuno, in diverse occasioni, ci ha visto pure dentro qualcosa: una bici, bottiglie di plastica, oggetti vari. E, nella stagione in cui le piogge non si fanno certo desiderare, il corso d’acqua di 52 chilometri che bagna la provincia di Como, quella di Monza e Brianza e il milanese, fa anche un po’ paura. Insomma, non è raro che il fiume Sevesofaccia parlare di sé, spesso (purtroppo) male. Ed è di qualche ora fa, la “bomba” lanciata dall’Associazione Amici del Parco Nord: “una inchiesta della Magistratura milanese ha accertato che nel fiume Seveso vi sarebbero circa 1.420 scarichi abusivi”.
La lettera indirizzata alla Regione
I membri dell’Associazione hanno deciso di svegliare gli animi di tutti gli enti proposti, che dovrebbero avere a cuore lo stato di salute del fiume Seveso, attraverso una lettera ripresa dal web magazine NordMilano24 in un articolo firmato dal giornalista Andrea Guerra: “Egregi Signori, Autorità preposte, Ci risulta che ci sia in corso (ed anche da qualche tempo) una inchiesta della Magistratura milanese che ha accertato che nel fiume Seveso vi sarebbero circa 1.420 scarichi abusivi. E’ evidente che non si possa avere piena contezza del contenuto delle amplissime attività di indagine fino a che queste non siano concluse dalla Magistratura inquirente, ma si può ritenere che le evidenze e la notizia di tali accertamenti siano certamente già pervenute ai Vostri rispettivi Uffici, per quanto di Vostra competenza. E’ anche evidente il gravemente dannoso impatto che questo fatto ha sul fiume e sui bacini nei quali si sta progettando di far defluire e decantare queste acque, in particolare a riguardo della vasca di laminazione prevista nella zona di Niguarda-Parco Nord di Milano – si legge – Conseguentemente ci chiediamo e Vi chiediamo, visto che Voi avete i poteri per intervenire, se non sentite il dovere di farlo di fronte a questi dati. Il nostro habitat è sconvolto da decenni di inerzia e di incuria, da libertà – di fatto concesse a chiunque lo voglia e ne tragga vantaggio – di inquinare e lordare senza limiti e controllo il fiume Seveso. Voi che avete compiti e responsabilità precise, che in certi casi appaiono addirittura incalzanti ed ineludibili, perché non siete ancora intervenuti?”
Colpa degli incivili? Anche. Ma gli Amici del Parco Nord puntano il dito contro gli Enti
Il fiume Seveso, ovviamente, non nasce inquinato. Dietro ad ogni sversamento, ogni rifiuto, ogni scarico abusivo c’è sempre qualche persona fisica che non si cura del danno ambientale che va a creare. Ma l’Associazione Amici del Parco Nord ha le idee ben chiare su chi sono i principali responsabili dello stato di salute del corso d’acqua. La lettera, infatti, è indirizzata a Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Ente Parco Nord, Arpa, Aipo, Provincia di Como, Provincia di Monza e Brianza e alle amministrazioni comunali dei Comuni toccati dal fiume: “Se non intervenite ci sarebbe da chiedersi perché si continuano a firmare patti e contratti relativi al benessere del fiume se poi non si mantiene fede agli impegni presi. A cosa serve sottoscrivere il Patto per il Seveso o il Contratto di fiume se poi le decine di Amministrazioni ed Enti coinvolti non intervengono per la tutela del fiume contro gli sciagurati che li inquinano? Ci chiediamo dove siete e perché non intervenite. Lo scandalo non sono le violazioni delle leggi, e non sono solo coloro che le violano le leggi, quanto piuttosto la distrazione e la mancanza di vigilanza e di intervento di chi ha gli strumenti per farlo, seppur nel limite delle proprie competenze”
La richiesta: “Fate il vostro dovere”
Le indagini della Magistratura, doveroso sottolinearlo, non sono ancora concluse. Certo è che il numero degli scarichi abusivi denunciato nella lettera dell’Associazione è allarmante: 1.420. Gli Amici del Parco Nord chiedono, quindi, un intervento immediato: “Se non Vi attivate con tempestività ed efficacia, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni andrà scemando, contribuendo a creare un vero e proprio baratro tra lo Stato, le istituzioni, la politica e la popolazione. Senza voler giungere a panorami apocalittici, Vi chiamiamo alle Vostre responsabilità e Vi preghiamo di fare il Vostro dovere di fronte alle problematiche sopra esposte e – riteniamo – ben note da tempo”