Monza, Giardini Reali: i cani senza guinzaglio diventano un caso politico

9 aprile 2018 | 16:38
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Monza, Giardini Reali: i cani senza guinzaglio diventano un caso politico

La questione che sta tenendo banco da mesi è sbarcata in Consiglio comunale. Lega e Pd uniti nel chiedere provvedimenti e più controlli da parte della giunta

La questione dei cani senza guinzaglio nei Giardini Reali e nel Parco sbarca in Consiglio comunale. La maleducazione dei proprietari di cani che, disinteressandosi completamente degli altri utenti del polmone verde, sta dunque diventando un vero proprio caso politico. Evidentemente non bastano gli articoli di giornali e nemmeno i rimproveri e gli appelli rivolti dal mondo animalista e in particolare da alcune associazioni del territorio a partire da Enpa. A porre la questione all’attenzione della giunta è stata il consigliere comunale del Pd, Francesca Pontani. E a dimostrazione che il tema non è di quelli da pendere sotto gamba, si è aggiunto anche il capogruppo della Lega Nord, Cesare Gariboldi.

Chiedono un intervento dell’amministrazione comunale, provvedimenti in grado di mettere la parola fine a una serie di episodi che hanno destato una certa impressione nell’opinione pubblica. In particolare l’aggressione di due cani ad altrettanti scoiattoli rossi conclusasi con la morte di entrambi i roditori: uno era stato ferito alla testa da un morso ed è morto poche ore fa per un attacco epilettico, l’altro è morto annegato perché, tentando di scappare, è finto nel laghetto. “Ho fatto un giro fra Parco e Villa – ha spiegato il consigliere Pontani – e ho potuto riscontrare di persona che molti cani vengono lasciati liberi di girare senza guinzaglio e museruola. Servono più controlli e cartelli più visibili”.

Il problema principale sembra infatti essere quello di una maggiore presenza di divise. La polizia locale tuttavia, già alle prese con diverse situazioni critiche in città come il degrado alla stazione ferroviaria, non sembra in grado di assicurare pattuglie e presidi. Si potrebbe fare affidamento alle Gev, le Guardie ecologiche volontarie, ma sembra che sia un’arma spuntata. Non possono obbligare un privato cittadino e consegnare i documenti e per elevare un verbale sono costretti a compilare una serie di scartoffie che alla fine richiedono una mezz’oretta di pazienza. Insomma, alla fine meglio rinunciare e fare finta di niente.

“Se esistono dei regolamenti – ha spiegato Cesare Gariboldi, capogruppo della Lega in Consiglio comunale -, devono essere rispettati. Nei Giardini reali sarebbe vietato entrare in bici, giocare a pallone e lasciare liberi i cani eppure ogni volta che vado a farci una passeggiata noto che non vengono mai rispettati. Credo che Monza per tornare grande debba cominciare a occuparsi delle piccole cose”. Le richieste rivolte all’assessore alla Sicurezza, Federico Arena sono sostanzialmente due: aumentare i controlli sul territorio, magari sfruttando le Guardie ecologiche volontari e altri eventuali volontari tipo ausiliari del traffico e posizionare dei cartelli chiari sui divieto vigenti all’interno dei Giardini e del Parco.