Monza-Pontedera 0-1. D’Errico premiato per le 100 presenze

8 aprile 2018 | 09:07
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Monza-Pontedera 0-1. D’Errico premiato per le 100 presenze

Dopo 10 risultati utili consecutivi in casa e 3 vittorie di fila di cui una in trasferta il Monza capitola contro un Pontedera ordinato e nulla più.

Dopo 10 risultati utili consecutivi in casa e 3 vittorie di fila di cui una in trasferta il Monza capitola contro un Pontedera ordinato e nulla più. A fare la differenza tra le due squadre è stata a prima vista la trasformazione di un rigore, ma a ben guardare la compagine allenata da Marco Zaffaroni ha perso, come volevasi dimostrare, per la mancanza di un attaccante di categoria.

I biancorossi hanno giocato anche benino, ma tutto il loro lavoro di 95’ si è perso miseramente al limite dell’area avversaria, quando l’incapacità di smarcarsi, dribblare, fare assist, tirare come Dio comanda è emersa in tutta la sua grandezza. Ancora senza Cori, infortunato, di punta sono stati schierati Mendicino e Cogliati e successivamente Ponsat, tutti inefficaci negli ultimi metri. Forte ha ancora una volta scaldato la panchina confermandosi come un prestito inutile e confermando che con la cessione di Palazzo e Barzotti e l’ingaggio di Mendicino e Forte la rosa si è indebolita. Naturalmente i campioni di piaggeria se ne guarderanno bene dal sottolinearlo, anche perché certi soggetti quando gioca il Monza è più facile incontrarli in altri stadi o sparapanzati nel giardino di casa loro che al Brianteo.

Guidetti e compagni non perdevano in casa dallo scorso 22 ottobre, quando fu un un’altra squadra toscana a espugnare il Brianteo: l’Arezzo. Oggi come quel giorno i locali hanno sbagliato un rigore. Buon per il Pontedera che ha rafforzato il suo filotto positivo: con il blitz in Brianza i granata hanno accatastato la bellezza di 11 punti nelle ultime 5 gare, che non li hanno visti perdere. Che non sarebbe stato un avversario facile lo si era capito già nel match d’andata, quando bloccarono il Monza sullo 0-0. Peraltro tra le due squadre alle 14.30 c’erano 9 punti di differenza, non pochi, ma neanche tanti dopo 31 incontri..

A parte il titolare Cori, Zaffaroni ha dovuto ancora fare a meno degli infortunati Romanò e Perini. Dopo il turnover di martedì scorso per il recupero col Prato, sono tornati titolari Adorni per Trainotti, Caverzasi per Negro e Mendicino per Ponsat. Inoltre Galli è stato schierato al posto di Palesi. L’allenatore della compagine toscana Ivan Maraia ha dovuto fare i conti con la squalifica di Corsinelli e con gli infortuni di Spinozzi e Maritato. Da segnalare la presenza tra le fila granata dell’elvetico Jonathan Rossini, ex giocatore di Serie A con le maglie della Sampdoria e del Sassuolo e con all’attivo 1 gettone nella Nazionale svizzera.

Che fosse una giornata strana lo si poteva intuire dall’arrivo allo stadio: nel piazzale esterno si erano formate lunghe code dovute a inusuali (Monza-Pontedera non è certo una partita a rischio) misure di sicurezza, con controlli e perquisizioni di tutti gli spettatori in fila ai botteghini; inoltre all’ingresso della tribuna centrale veniva chiesto di esibire la carta d’identità anche a tutti i giornalisti e persino al figlio del presidente, che ne era sprovvisto. Il tredicenne è riuscito a entrare perché l’abbiamo riconosciuto. Complimenti al ragazzo che nonostante l’insistito blocco dello steward non ha pronunciato la classica frase dell’italiano medio: “Lei non sa chi sono io…”.

Riguardo alla cronaca della partita, tralasciamo di riportare le troppe volte che i giocatori biancorossi hanno terminato le azioni con un “passaggio” al portiere. Il “canovaccio” del match è stato infatti un monologo di gioco monzese, su ritmi un po’ compassati, concluso col nulla o col solletico alla difesa toscana. Fatta eccezione per poche vere occasioni da rete, risultate ahinoi decisive ai fini del risultato.

E allora la pennichella post-prandiale è interrotta al 36’ da una fucilata di Giudici (il laterale, vero “bomber” della squadra, è l’unico ad aver la dinamite nei piedi) che Contini devia con un guizzo in corner. Al 43’, quindi, un colpo di testa dello stesso Giudici sta per diventare una sponda per Cogliati, ma il 17 biancorosso viene anticipato di un nonnulla sulla linea di porta da Risaliti.

Nella ripresa, al 6’ Mendicino in contropiede spreca un pallone d’oro servendo male dal centro l’arretrato D’Errico a  sinistra anziché Giudici a destra già ai limiti dell’area senza avversari di fronte ma in posizione regolare. Al 9’ un destro  a giro di Guidetti dal limite passa a lato di poco. Al 18’ Zaffaroni prova a scuotere l’inerzia della gara (come deve spesso fare) inserendo Palesi per Galli e soprattutto Tomaselli per Cogliati, col conseguente passaggio di Giudici nel ruolo di seconda punta. Al 28’ la dinamite nei piedi di Giudici diventa controproducente: a tu per tu con Contini, grazie a una bella (purtroppo rara) verticalizzazione di Mendicino, il 27 biancorosso, anziché gonfiare la rete con un morbido tocco indirizzato a uno dei due angolini, spara una bomba al palazzetto dello sport. Per la regola non scritta del “gol fallito, gol subito” ecco che al 33’ avviene l’impensabile: il Pontedera, quasi mai affacciatosi oltre la tre quarti di campo, parte in contropiede e Caponi in area viene sgambettato da Palesi; l’arbitro è vicino e decreta il rigore che Grassi trasforma con un tiro forte e angolato. Zaffaroni inserisce forze fresche: dentro Carissoni e Ponsat rispettivamente per Adorni e Mendicino. Al 38’ il Pontedera resta in dieci per l’espulsione di Borri in seguito al secondo cartellino giallo: il relativo calcio di punizione di Guidetti viene deviato in corner da Contini. Al 45’ Zaffaroni toglie Riva per inserire un altro difensore centrale, Negro, ma proposto come centravanti; in pratica viene umiliato Forte, a meno che questi non giochi per motivi che non siano tecnico-atletici. A qualche secondo dal triplice fischio D’Errico batte un calcio d’angolo mandando la palla alta in area dove Vettori la tocca con la mano: l’arbitro decreta un altro rigore che però lo stesso D’Errico spreca malamente calciando a lato di almeno un metro.

In sala stampa Maraia ha ammesso di essere stato fortunato: “Bisogna essere onesti e dire che il Monza ha fatto di più, ha avuto più occasioni, ha disputato una grande partita. Noi siamo passati in vantaggio sfruttando una situazione. E l’ultimo episodio della partita ha penalizzato ulteriormente il Monza, che non meritava di perdere. Noi abbiamo raggiunto l’obiettivo della salvezza, ora abbiamo la possibilità di qualificarci per i play-off promozione. Ma per riuscirci dobbiamo giocare meglio di oggi”.

Zaffaroni è naturalmente amareggiato: “Aldilà degli episodi oggi abbiamo fatto una bella partita, giocando meglio di martedì scorso. Abbiamo creato tante opportunità da rete. Quella di Giudici è stata un’occasione clamorosa. Dopo il loro gol la squadra non si è arresa e ha trovato il rigore. Oggi sul risultato ha inciso anche l’assenza di Cori, che quest’anno tra infortuni e squalifiche ha saltato metà campionato. Forte? Non è in condizione, neanche per 10’. La prossima settimana di riposo? Gli allenamenti riprenderanno mercoledì. Dal punto di vista fisico non c’è più da fare grandi cose. Dobbiamo migliorare nella finalizzazione perché  portiamo a casa poco rispetto alla mole di gioco creato. Per la prossima partita (il recupero Arezzo-Monza in programma martedì 17 aprile alle ore 16.30, ndr) tornerà a disposizione Perini e probabilmente Cori, mentre Romanò è in forse e potrebbe rientrare per la partita successiva (sabato 21 aprile alle ore 20.30 contro la Giana Erminio al Brianteo, ndr)”.

Andrea D’Errico è stato premiato con una targa prima della gara dal presidente Nicola Colombo per le 100 presenze in gare ufficiali con la maglia del Monza. Anche la Curva Pieri lo ha omaggiato con uno striscione che recitava: “100 maglie… 100 battaglie, avanti Derrick”. Reclamato in sala stampa ha ringraziato: “Dopo il primo anno trascorso qui non pensavo di raggiungere questo traguardo. Ringrazio il presidente, i dirigenti, i tifosi. Oggi ho rovinato la giornata sbagliando il rigore. Le partite in maglia biancorossa che ricordo più volentieri? Quest’anno le trasferte di Siena e Livorno, l’anno scorso la partita casalinga col Seregno che ci ha dato la promozione matematica. Quanto resterò ancora a Monza? Io vorrei rimaner qua il più a lungo possibile. A parità di condizioni economiche, cosa sceglierei tra la Serie B partendo da seconda linea e il Monza da protagonista in Serie C? Giocare in Serie B è un sogno mio e di tanti calciatori, però mi piacerebbe rimanere a Monza perché conosco già tutti e mi trovo bene. Un commento alla partita di oggi? Noi siamo una squadra organizzata, che cerca di portare in giro il suo gioco: a volte ci riesce, a volte no. Perché ho tirato il rigore dalla stessa parte dei due di martedì scorso? È una scelta che si è rivelata sbagliata. Zaffaroni? Io ero arrivato a un punto della carriera in cui non pensavo che sarei riuscito a fare le cose che poi ho fatto negli ultimi due anni. ‘Zaffa’ è stato dunque fondamentale: mi ha insegnato la cultura del lavoro, mi ha responsabilizzato parecchio, mi ha messo a disposizione della squadra. Quando ho iniziato a giocare a calcio pensavo che sarebbe rimasto un gioco per sempre, ma per fare bene in questo gioco devi lavorare. Gianni Califano (il responsabile dell’area tecnica del Prato, ndr) ha detto in sala stampa che sono il più forte giocatore del campionato? Sì, lo so. Me l’ha detto anche di persona negli spogliatoi dopo la partita di martedì scorso”.

MONZA-CITTÀ DI PONTEDERA 0-1 (0-0)

MONZA (4-4-2): Liverani; Adorni (34’ s.t. Carissoni), Caverzasi, Riva (45’ s.t. Negro), Tentardini; Giudici, Guidetti, Galli (18’ s.t. Palesi), D’Errico; Cogliati (18’ s.t. Tomaselli), Mendicino (34’ s.t. Ponsat). A disp.: Del Frate, Origlio, Forte, Trainotti, Padula. All.: Zaffaroni.

CITTÀ DI PONTEDERA (3-5-2): Contini; Borri, Rossini, Risaliti; Frare (10’ s.t. Tofanari), Calcagni, Caponi, Gargiulo (10’ s.t. Paolini), Posocco; Grassi (41’ s.t. Vettori), Pinzauti (18’ s.t. Raffini). A disp.: Biggeri, Marinca, Romiti, Pandolfi, Ferrari. All.: Maraia.

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.

MARCATORI: 33’ s.t. Grassi (rig.).

NOTE: calci d’angolo 6-0; ammoniti Gargiulo, Borri e Vettori; espulso al 38’ s.t. Borri per somma di ammonizioni; recupero 1’ e 4’; spettatori paganti 448, abbonati 769 (incasso e quota abbonati non comunicati).