Monza-Prato 2-1. Zaffaroni: “Ambiziosi senza essere presuntuosi”

4 aprile 2018 | 08:07
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Monza-Prato 2-1. Zaffaroni: “Ambiziosi senza essere presuntuosi”

Il Monza supera la “sindrome del fanalino di coda” battendo il Prato in rimonta.

Il Monza supera la “sindrome del fanalino di coda” battendo il Prato in rimonta. Cinque giorni dopo il fantastico “blitz” di Livorno a casa della capolista, i biancorossi stavolta si ripetono, non sciupando tutto contro l’ultima in classifica, come successo più volte in passato.

Oggi al Brianteo si è recuperata la partita rinviata per neve lo scorso 3 marzo. Da una parte il Monza, 45 punti in graduatoria, proveniente da 9 gare utili consecutive in casa, dall’altro il Prato, 21 punti, che non solo in questa stagione non ha mai vinto in trasferta ma è reduce da 1 solo successo nelle ultime 9 partite. Nel match di andata, giocato a Pontedera a causa dei lavori di riqualificazione dello stadio Lungobisenzio, peraltro ancora in corso, la squadra allenata da Marco Zaffaroni si impose per 3-2.

Il tecnico di Gerenzano, privo degli infortunati Romanò, Perini e del titolare Cori, sostituito da Cogliati, in vista dell’incontro di sabato prossimo contro il Pontedera (al Brianteo alle ore 14.30) ha optato per un leggero turnover, lasciando in panchina Adorni, Caverzasi, Origlio e Mendicino, rimpiazzati rispettivamente da Trainotti, Negro, Tentardini e Ponsat.

I lanieri allenati da Pasquale Catalano erano senza lo squalificato Ghidotti e gli infortunati Seminara e Fantacci. In campo tra i biancazzurri l’ex giocatore di Serie A, con le maglie di Roma e Genoa, Gianmario Piscitella.

La partita ha offerto pochissime emozioni nel primo tempo a causa in parte della prudenza tattica predicata dai due allenatori e in parte della scarsa vena degli attaccanti. C’è voluta la rete del vantaggio dei toscani a scuotere qualcuno dal torpore e permettere il cambio di passo che, unitamente a due ingenuità difensive degli ospiti, ha fruttato due marcature risultate decisive ai fini del risultato. Insomma, non si è rivisto il Monza di Livorno, ma nemmeno quello soporifero di altre volte. Finché i laterali offensivi riescono a sostituirsi in tutto e per tutto alle due punte Zaffaroni può gioire. Mancassero un giorno D’Errico e Giudici sarebbe grigia per il tecnico, anche se il giovanissimo Tomaselli ha mostrato una rapidità di corsa e discreta tecnica che fanno ben sperare per la prossima stagione.

La cronaca: la partita inizia sotto gli occhi di un ospite d’eccezione, l’ex giocatore dell’Inter e della Nazionale colombiana Ivan Cordoba, ora imprenditore multitasking. La prima incursione seria è del Monza con D’Errico al 10’: il fantasista esegue una serie di dribbling sulla sua fascia e poi effettua un cross per Cogliati che di testa manda a lato. Al 28’ gli risponde Ceccarelli, che semina il panico nella difesa monzese ma conquista solo un corner. Al 35’ un sinistro di Giudici dal limite è troppo centrale e Alastra blocca. 2’ dopo Ponsat ha una buona palla tra i piedi in area piccola però non trova lo spiraglio giusto. Al 40’ un destro a giro di D’Errico passa abbondantemente a lato.

La prima occasione della ripresa è invece dei biancazzurri con un destro di Piscitella da fuori che sfila a lato. 2’ dopo un sinistro di D’Errico viene parato da Alastra. All’11’ gli ospiti passano in vantaggio: un rinvio corto di Riva viene calciato al volo da Colli e la palla si infila nell’angolino. Zaffaroni inserisce subito Mendicino e Tomaselli per Ponsat e Cogliati, spostando Giudici come seconda punta. Neanche il tempo di posizionarsi in campo che i brianzoli pareggiano: D’Errico effettua un traversone al volo e Martinelli, per evitare che la sfera finisca sui piedi di Mendicino, la schiaffeggia leggermente al limite dell’area; l’arbitro estrae il cartellino rosso e assegna il rigore, anche se il fallo sembra essere stato commesso fuori dall’area: dal dischetto ci pensa D’Errico a trasformare il penalty in gol. 8‘ dopo si assiste al bis, con D’Errico che nello stesso identico modo realizza il rigore assegnato per un vistoso cinturamento di Zucchetti ai danni di Giudici. Al 34’ Zaffaroni sostituisce Palesi con Galli e 2’ dopo, su cross di D’Errico dalla linea di fondo, Mendicino spara addosso al portiere quasi a colpo sicuro. Al 42’ Tomaselli si accentra portandosi dietro un avversario e poi prova il sinistro mandando alto. Al 43’, infine, si rischia la doccia gelata come col Gavorrano in casa: Colli calcia un missile terra-aria dal limite ma Liverani risponde alla grande spedendolo in corner con un colpo di reni.

In sala stampa Catalano è stato costretto a ripetere frasi già dette in altri stadi in questa stagione: “Quella di giocar bene e perdere è una costante della nostra stagione. La nostra è una squadra con un’ idea di calcio precisa. Purtroppo, però, i risultati non ci premiano. Oggi siamo andati in vantaggio, poi c’è stato l’infortunio di Martinelli, il secondo rigore e la grande parata di Liverani. Alla fine speravo ancora di pareggiare. Il Monza? È una squadra impostata bene, allenata bene. Però ha tirato poco. E anche il possesso palla tra loro e noi è stato più o meno uguale. Ci salveremo? Dovremo fare qualche vittoria, bisogna crederci. È una squadra di tanti ragazzini che un giorno giocheranno in stadi importanti come quello di Monza. Ceccarelli cercato con insistenza dal Monza al mercato invernale? È vero. Del resto lui è un giocatore sicuramente da Monza”.

Su richiesta dei cronisti locali è venuto a parlare anche l’ex direttore sportivo biancorosso Gianni Califano, ora responsabile dell’area tecnica del Prato. “Il Monza di oggi – ha affermato – era la squadra che ci aspettavamo: umile, ben organizzata, con due giocatori sopra gli altri ma uno fuori categoria; D’Errico è il giocatore più forte del campionato. Al Monza auguro di fare i play-off. Se si qualificherà, secondo me darà fastidio alle favorite così come la Carrarese. Il Prato? Abbiamo giocato buonissime partite, ma rischiamo di retrocedere senza neppure disputare i play-out. Eppure io alla salvezza ci credo e senza bisogno di sperare nell’estromissione dal campionato dell’Arezzo”.

Zaffaroni è partito dalle nuove aspettative della società: “L’asticella si alza, ma ad alzarla ci sono i pro e ci sono i contro. È giusto avere ambizione, non accontentarsi mai, ma questa non deve diventare presunzione, se no son c…. Questa serie di partite continue è già un esame perché non siamo abituati a certi ritmi. Per ora stiamo andando bene. Oggi la partita era insidiosa perché il Prato ha perso spesso ma ha fatto sempre morire di fatica gli avversari: gioca un bel calcio, ha buone individualità. Dunque la vittoria di oggi è un risultato importante. Per quanto riguarda la mentalità dei ragazzi, avevo chiesto loro disponibilità a rincorrere i giocatori del Prato così come avevano fatto con quelli del Livorno: siamo stati bravi a farlo. Tra l’altro, rispetto alla partita di Livorno, c’erano 5 giocatori diversi in campo all’inizio. Significa che tutti rispondono sempre bene alla chiamata in causa. Ad alcuni faccio fatica a rinunciare e so che stanno ‘tirando’ parecchio. Mendicino? È entrato bene in partita, poi ha avuto un’occasione importante… Il gol gli avrebbe fatto bene. È un giocatore che va aspettato. Gli infortunati? Non credo che per il Pontedera recupererò Cori e Romanò, mentre Perini spero di sì. Il Pontedera è in grande salute. È arrivato molto avanti anche in Coppa Italia di categoria. E sarà più riposato di noi. Se riusciremo a dare continuità ai risultati sarà il primo passo per diventare una squadra matura”.

Per Luca Palesi “i 3 punti di oggi sono importantissimi. Dobbiamo continuare così per arrivare il più in alto possibile. Fare punti in continuazione ci sta dando morale. Le critiche che sono arrivate al nostro gioco? Ci stanno. Chi vorrei incontrare nei play-off? Sono gli altri che non vogliono incontrare noi…”.

MONZA-PRATO 2-1 (0-0)

MONZA (4-4-2): Liverani; Trainotti, Negro, Riva, Tentardini; Giudici, Palesi (34’ s.t. Galli), Guidetti, D’Errico; Cogliati (13’ s.t. Tomaselli), Ponsat (13’ s.t. Mendicino). A disp.: Del Frate, Carissoni, Origlio, Forte, Padula, Caverzasi, Adorni. All.: Zaffaroni.

PRATO (3-5-2): Alastra; Cistana (34’ s.t. Akammadu), Casale, Martinelli; Piscitella, Colli, Guglielmelli (1’ s.t. Bonetto), Bertoli (40’ s.t. Liurni), Coccolo; Ceccarelli (16’ s.t. Zucchetti), Carletti (34’ s.t. Orlando). A disp.: Sarr, Rozzi, Giannini, Kouassi. All.: Catalano.

ARBITRO: Clerico di Torino.

MARCATORI: 11’ s.t. Colli, 16’ s.t. D’Errico (rig.), 22′ s.t. D’Errico (rig.).

NOTE: calci d’angolo 3-5; ammoniti Mendicino, Martinelli, Bonetto, Casale, Zucchetti, Cistana e Alastra; espulso al 14’ s.t. Martinelli per interruzione fallosa di chiara occasione da rete; recupero 1’ e 5’; spettatori paganti 260, abbonati 769 (incasso e quota abbonati non comunicati).