Attualità

Monza, preso a calci e bottigliate in testa: arrestati due aggressori

Un richiedente asilo di 28 anni era stato aggredito per essersi difeso in seguito al furto del suo cellulare: aveva riportato un trauma cranico e lesioni per 7 giorni di prognosi


Aggredito e picchiato brutalmente da quattro soggetti, che l’avevano rapinato del suo cellulare e preso a calci, pugni e bottigliate in testa dopo il suo tentativo di difendersi. Era accaduto il 6 dicembre scorso: ora, grazie al lavoro del Commissariato della Polizia di Stato di Monza, due di loro sono stati individuati e sono finiti in carcere.

Protagonista di questa brutta vicenda, un richiedente asilo di 28 anni di origini nigeriane, a cui uno dei quattro componenti della banda aveva rubato un cellulare. Una volta accortosi del furto, il giovane aveva tentato di farselo restituire, ma gli altri tre erano sopraggiunti a dare manforte all’amico, scagliandosi con inaudita violenza contro di lui. Il pestaggio era iniziato in stazione e proseguito lungo via Arosio, dove le telecamere di video sorveglianza avevano ripreso i quattro che inseguivano il 28enne, prendendolo a calci, spintoni e pugni.

Durante l’aggressione, proseguita lungo via Milano, il 17enne era stato colpito ripetutamente da tutti e quattro i complici con bottigliate sulla testa e con calci e pugni sulla schiena, riportando una trauma cranico e lesioni per 7 giorni di prognosi.

A seguito della denuncia del giovane, sono scattate le indagini del commissariato che, grazie alla sinergia con le forze di Polizia sul territorio, hanno permesso di identificare due dei quattro responsabili: si tratta di E.I.Y., classe 1991 residente a Lentate sul Seveso, e di Z.Y. classe 1987 residente a Olgiate Molgora, entrambi cittadini marocchini, senza precedenti. I due, ritenuti responsabili, in concorso con altri due soggetti al momento ignoti, dei reati di rapina aggravata e lesioni aggravate, sono stati arrestati il 17 aprile a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ironia della sorte, qualche giorno dopo l’arresto dei suoi aggressori, anche la vittima, il 28enne nigeriano, è finita in manette: a seguito di una rapina avvenuta nei pressi della stazione il 21 aprile, il ragazzo ha dato in escandescenza dopo essere stato perquisito perché corrispondente alle indicazioni fornite dalla vittima. Il 28enne ha causato il ferimento di due poliziotti a cui sono stati dati 5 e 7 giorni di prognosi ed è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblica ufficiale.

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