Parco di Monza: due volatili aggrediti. Colpa dei cani senza guinzaglio?

Due volatili trovati morti nel laghetto della Villa Reale dopo un’aggressione finita male. Il problema dei cani lasciati senza guinzaglio torna alla ribalta.
Un’anatra morta, con una ferita alla pancia e il collo rotto e una gabbianella senza vita con evidenti segni di aggressione riportano alla ribalta il problema dei cani senza guinzaglio nel parco di Monza che in questo periodo stanno causando diversi incidenti a persone e ad animali.
L’anatra è stata trovata da una donna, la mattina del 25 aprile, senza vita sulla riva del laghetto della Villa Reale proprio sulla sponda dove il giorno prima un cane si era fiondato rincorrendo degli anatroccoli. E se anche nessuno ha visto l’accaduto con i propri occhi, il pensiero corre subito verso l’ipotesi più probabile, ossia di un’aggressione del volatile da parte di un cane. Questa mattina invece un altro uccello, probabilmente una gabbianella, è stato trovato senza vita che galleggiava nel laghetto della Villa Reale. Sulla sponda le sue piume a testimonianza di un’aggressione finita male.
Questi due episodi sono solo gli ultimi in ordine cronologico dei tristi incidenti causati da cani liberi all’interno del Parco di Monza, laddove vige invece l’obbligo del guinzaglio o della museruola, che in questo periodo si stanno susseguendo. Solo qualche giorno fa infatti un runner è stato morsicato da un cane di grossa taglia nei pressi di Villa Mirabellino proprio davanti agli occhi del padrone che invece di porgere le sue scuse ha commentato l’accaduto deridendo l’uomo.
Il problema dei cani lasciati senza guinzaglio all’interno del parco di Monza è solo uno dei volti dell’inciviltà di tante persone che frequentano i giardini della Villa Reale. Problemi di decoro, ma anche di sicurezza che richiederebbero, secondo chi frequenta il parco, una presenza maggiore di divise o più interventi delle GEV. La questione ha coinvolto anche i politici locali che da una parte chiedono maggiori controlli e dall’altra stanno cercando di trovare una soluzione, facendo i conti con gli strumenti e il personale a disposizione, all’inciviltà di tanti avventori che, una volta dentro le mura del parco, si dimenticano le buone maniere e il rispetto delle regole.