Pizzaiolo autistico di Concorezzo tra i migliori al Mondo

Alessandro, 21 anni e colonna portante del progetto PizzAut, è il vincitore morale del Campionato Mondiale della Pizza. Ed è sempre più reale il sogno di una pizzeria gestita da autistici
35° su 773 partecipanti provenienti da tutto il mondo: è il risultato ottenuto da un concorezzese al Campionato Mondiale della Pizza di Parma. Un risultato che sarebbe eccellente per chiunque, ma che lo diventa ancora di più se si pensa che la persona in questione è un ragazzo autistico. Si chiama Alessandro Montrasio, ha 21 anni, ed è una delle pietre miliari del progetto PizzAut che ha l’ambizioso obiettivo di raccogliere fondi per aprire una pizzeria gestita da ragazzi con disturbi dello spettro autistico.
PIZZAUT AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA
«Quando ci hanno proposto di partecipare al Campionato, siamo rimasti sorpresi – racconta Susanna Milia, mamma di Alessandro – Alesssandro non fa questo di mestiere, ha sì imparato a fare la pizza, ma ha fatto il liceo artistico. Alla fine però Cesare Biagioni, pizzaiolo con i fiocchi che ha partecipato a diverse edizioni del Campionato e che ha insegnato ad Alessandro a fare la pizza, ci ha convinti, sostenendo che Alessandro fosse molto più bravo di pizzaioli che lo fanno da tempo».
Detto fatto: Alessandro, la sua mamma e alcuni rappresentanti di PizzAut sono andati a Parma, ma, onore del vero, senza alcuna velleità di vittoria. «Il nostro obiettivo, da quando è nato il progetto, è sempre stato quello di farlo conoscere e di diffondere la nostra idea. Non pensavamo certo di arrivare a un risultato del genere». E invece, al momento delle classifiche, ecco il nome di Alessandro comparire nella rosa dei primi 50 su quasi 800 pizzaioli provenienti da 44 Paesi del mondo.
A colpire l’attenzione dei giudici, che hanno valutato la preparazione e il gusto della pizza, la qualità del prodotto finale, realizzato con ingredienti di altissima qualità. «A questo teniamo molto, perché quando apriremo la pizzeria vorremmo che la gente tornasse perché mangia bene – commenta Susanna – All’inizio in molti verranno per curiosità, poi magari per aiutare i ragazzi, ma in seguito è importante che tornino perché la pizza è buona e si sono trovati bene».
Ingredienti buoni o meno, quel che conta è che la pizza è stata preparata da Alessandro, che ha sbaragliato la concorrenza e che alla fine è stato fatto salire sul palco a innalzare la coppa sul podio insieme al vincitore. «La soddisfazione più importante di tutto ciò è stata quella di dimostrare che un ragazzo autistico può lavorare» ha commentato Nico Acampora, fondatore del progetto PizzAut, residente a Muggiò, Assessore nel Comune di Cernusco sul Naviglio e papà di Leo, un bimbo autistico.
SAMSUNG CREA UN APP PER PIZZAUT
Il progetto PizzAut, intanto, vola sempre più in alto: l’obiettivo della raccolta fondi di 60mila euro che serviranno per l’avvio della pizzeria è stato quasi raggiunto (mancano circa 7mila euro), ma quel che conta è che la mission dell’associazione si sta diffondendo a macchia d’olio. «Da quando è nata PizzAut, stanno succedendo cose meravigliose – continua Acampora – Siamo invitati ovunque a parlare del progetto, partecipiamo ad eventi, a iniziative e sensibilizziamo sulla questione, motivando moltissime associazioni e tanti genitori a uscire allo scoperto e a non vergognarsi del disturbo dei loro ragazzi».
Dopo la partecipazione a Tu Si Que Vales, un’altra grande realtà ha preso a cuore il progetto: nei giorni scorsi l’azienda Samsung ha presentato un’applicazione creata e donata a PizzAut che servirà ai ragazzi per prendere le ordinazioni nella pizzeria. Interfaccia semplice e intuitiva, quello realizzato dal colosso delle tele-comincazioni è un nuovo immenso tassello verso la realizzazione di un grande sogno.