Sp13 Monza – Caponago, quando una strada si trasforma in una trappola per auto

19 aprile 2018 | 11:02
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Sp13 Monza – Caponago, quando una strada si trasforma in una trappola per auto

In coda lungo una delle arterie più problematiche alla Brianza. Due chilometri di strada a una corsia per senso di marcia, tre semafori, una rotonda e tanto traffico.

I problemi cominciano già in viale Sicilia, nel territorio comunale di Monza. Rallentamenti, frenate vere e proprie e un traffico che aumenta di intensità man mano che si esce dalla città. A ridosso della rotonda di viale Stucchi, quella dove c’è lo stadio Brianteo tanto per intenderci, la coda di auto diventa pesante. I minuti di attesa per passare scorrono inesorabili sull’orologio e quando finalmente arriva il momento giusto, i piedi devono correre veloci su acceleratore e frizione come alla partenza del Gp di Monza.

La Sp 13 è una delle arterie stradali più trafficate della Brianza.

Ogni mattina, ma soprattutto ogni tardo pomeriggio dalle 18 in poi, la strada che collega il capoluogo brianzolo alla Tangenziale Est e alla A4 diventa un lungo serpentone d’auto. Velocità ridotta ai minimi termini, basta un piccolo tamponamento per mandare tutto in tilt, condizione pessime del manto stradale segnaletica approssimativa, sia quella verticale che quella orizzontale (soprattutto quest’ultima è praticamente invisibile, mentre spesso i cartelli sono mezzo coperti dalla vegetazione).

I problemi di code e rallentamenti iniziano già nel tratto cittadino della strada, a cavallo della rotonda del Brinteo.

Il problema, tuttavia, è nel tratto successivo, quando la strada prima attraversa la zona industriale di Monza e successivamente passa per il Malcantone e per Cascina Rancate, frazione di Concorezzo. Si tratta di due chilometri e rotti di strada percorsi quotidianamente da migliaia di veicoli.

La strada, però, è tutt’altro che adeguata. Ha una sola corsia per senso di marcia e tre semafori che finiscono per trasformarsi in veri e propri tappi. Il primo è in corrispondenza della zona industriale di Monza, il secondo è quello del Malcantone che incrocia la Sp3 verso Trezzo e il terzo nella frazione di Rancate.

In certi orari e in certi momenti la coda diventa così lunga che finisce per strabordare e occupare gli incroci anche col segnale rosso, finendo così per creare problemi anche sulle altre strade.

Il tutto, è poi peggiorato dalla presenza di furgoni, bus, camion e tir di grossa taglia. In questi ultimi mesi, fra l’altro, al problema viabilità e traffico, la Sp13 è salita alla ribalta della cronaca per il sempre più frequente abbandono di rifiuti ai lati della strada, in modo particolare nel tratto che da Agrate va a Caponago.

Il malcostume così diffuso e così frequente che alcune aree di sosta ai lati della strada sono state trasformate in verde proprie discariche a cielo aperto, praticamente inutilizzabili per i pendolari.

Nel frattempo, qualche buona notizia è arrivata da Regione Lombardia. L’ex giunta Maroni, prima di congedarsi, ha stanziato quasi 4 milioni di euro euro nell’ambito del Patto della Lombardia 2020 che saranno investiti nella riqualificazione strutturale della Sp 13, direzione Monza – Melzo (primo lotto), e in quella della Sp 60 “Monzese” (secondo lotto).