Varedo assediata dai furti. Cittadini in allarme

Varedo assediata dai furti. Scoppia il botta e risposta politico
Varedo. Una città sotto assedio. Continuano i furti, aumentano le preoccupazioni. L’ultimo caso è successo ieri, giovedì 12 aprile. Un’ordinaria mattina, durante la quale portare i propri figli a scuola. La sorpresa. Un insolito cartello. “Cause forza maggiore, oggi la scuola rimarrà chiusa“. La sorpresa e lo stupore. L’ ennesima risposta e lo sconcerto. Un altro furto.
É successo a Varedo, nuovamente. Questa volta è stato il turno di una scuola materna. la stessa, che pochi giorni fa, è stata al centro della cronaca della “maestra violenta”. l’istituto Bagatti Valsecchi è stato preso di mira dai ladri e la refurtiva, secondo le testimonianze, corrisponderebbe a diversi tablet.
Se si tratti di un singolo individuo o di un gruppo, rimane un mistero. Ogni illazione è pur ammessa ma, dichiara il primo cittadino “è solo un balordo che ha le ore contate”. Un caso isolato? ovviamente no. La lista della spesa è piuttosto lunga. Un assedio che dura ormai da oltre 10 giorni. Prima l’asilo. Poi, dieci giorni dopo,la scuola comunale. Villa Bagatti Valsecchi e villa Agnesi, la sera successiva. In contemporanea, la stessa notte, il tentato furto presso la sede dei vigili e l’istituto Kennedy. Adesso, nuovamente, un’altra scuola materna. Dai 35 m di canaline in rame di villa Agnesi, ai computer dei restanti edifici pubblici, la sicurezza, insomma, è messa a dura prova. “Maggioranza e opposizione sempre a darsi contro. Ora ed anche in passato, indistintamente da chi fosse al potere. Mai un accordo o una cosa costruttiva. Intanto i cittadini ne pagano le conseguenze”. Lo dichiara un residente, in modo perentorio, che a fronte dei fatti esprime la propria opinione. Non manca, del resto, il botta e risposta politico. Se da una parte Stefano Zini, consigliere di opposizione PD, schiaccia il piede sull’acceleratore in tema sicurezza, FilippoVergani, sindaco di Varedo, certamente non decelera. Un testa a testa adrenalinico, che dà adito a diverse riflessioni. “#Varedosicura“. Questo il motto dell’attuale giunta comunale. “Hanno fallito la loro priorità e le soluzione proposte sono inefficaci“. A dichiararlo è il capogruppo d’opposizione, ma tempestiva è la risposta del sindaco. “Ogni giorno – controbatte Vergani – collaboriamo con le forze dell’ordine. Abbiamo inoltre illuminato zone fino a poco tempo fa non illuminate. L’unico problema – sottolinea – risiede nelle ristrettezze economiche in cui vertono i comuni“. Il punto della discussione, per onore di cronaca, risiede proprio sul tema sicurezza. Inefficienza ed efficienza. “Attacco e difesa”. “Le telecamere – sostiene Zini – sono inefficaci. Bisognerebbe, invece, installare degli antifurti“. Effettivamente, va detto, in diversi edifici pubblici mancano, ma dove non ci sono, in alcuni casi, non in tutti, ci sono invece i custodi. Ma non sempre, si è visto, questi sono stati funzionali. Se, ad esempio, nella Kennedy il custode ha evitato il furto, in altri edifici non lo ha prevenuto. Asserisce il primo cittadino, che “il problema sta a monte” ossia, “nel dare pene esemplari“. “I furti – controbatte Zini – si possono evitare. Non tanto con le pene, ma con le giuste risorse. Un deterrente – sottolinea – sarebbe l’utilizzo, ovviamente non programmatico, di forze impiegate sul territorio”. Si spiega. “Usufruire della protezione civile per dei giri in notturna se non, addirittura, di qualche istituto di sorveglianza”. Il problema sussiste. La mancanza di fondi impedisce al Comune di poter usufruire di tali espedienti. “Ma è una questione di priorità – controbatte Zini – se il punto principale è la sicurezza, allora le spese a cui dar rilevanza dovrebbero essere quelle in tal senso”.
Questione ostica e se “il ladro ha le ore contate”, ai cittadini l’ardua sentenza.