“Affidamento dei servizi a Bea Spa”, il Garante dà ragione al senatore Corbetta (M5S)

10 maggio 2018 | 05:58
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“Affidamento dei servizi a Bea Spa”, il Garante dà ragione al senatore Corbetta (M5S)

Stando all’esposto e alla risposta del Garante, vi sarebbero alcune presunte irregolarità nella gestione dei servizi

L’affidamento a Bea Spa dei servizi di igiene urbana di alcuni comuni della Lombardia sarebbe illeggittima. E’ quanto comunica il senatore del Movimento 5 stelle Gianmarco Corbetta, alla luce di quanto ricevuto dall’Autorità della Concorrenza e del Mercato, a cui il politico ha inviato un esposto insieme ad altri colleghi del Movimento, sull’affidamento del servizio nel comuni di Desio, Cesano Maderno, Limbiate, Meda, Muggiò, Nova Milanese, Solaro e Varedo.

“Si comunica che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha esaminato la vostra segnalazione ed ha rilevato l’illegittimità dell’affidamento alla società Bea Gestini SpA della gestione del servizio di igiene urbana in alcuni Comuni della Lombardia”, sono le parole con cui si apre il documento inviato in risposta dall’AGCM al Senatore M5S Gianmarco Corbetta, di cui alla nostra redazione è stata fornita una copia. Recita la nota inviata da Corbetta “dopo il pronunciamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione del 2016 – anche in quel caso a seguito di un esposto del portavoce pentastellato Gianmarco Corbetta – in merito alle irregolarità della gara per la fornitura della nuova turbina dell’inceneritore, ora tocca all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato intervenire contro molti dei comuni soci di Bea per i loro affidamenti illegittimi”. Secondo la missiva l’AGCM “suona la sveglia” agli otto sindaci dei comuni sopraelencati, confermando che gli affidamenti verso BEA Gestioni sono illegittimi e “sottolineando la necessità di riaffidare la gestione dei servizi interessati secondo modalità legittime e rispettose dei principi di concorrenza”. Secondo il senatore, l’Autorità Garante avrebbe confermato la sua tesi, ovvero che la gara a doppio oggetto per la sostituzione della turbina con l’ingresso del socio privato avrebbe fallito l’obiettivo primario, ovvero trasformare BEA Gestioni in una società mista operante in regime PPPI, cosa che non sarebbe avvenuta. Di questo, secondo Corbetta, bisognerebbe chiedere conto agli amministratori, ai dirigenti e ai consulenti che hanno malgestito tutta l’operazione.

“È un problema che si trascina da molto tempo, sono tre anni che denuncio pubblicamente che BEA Gestioni non ha i requisiti per operare in regime di Partenariato Pubblico Privato Istituzionalizzato (PPPI) – scrive il senatore – di conseguenza non può ricevere affidamenti senza gara”. Prosegue Corbetta “molti sindaci hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi, sono andati avanti come se nulla fosse anche quando a dirlo sono stati l’Autorità Nazionale Anticorruzione e gli organi della giustizia amministrativa (TAR e Consiglio di Stato)”. Secondo quanto emerso quindi, tutti gli affidamenti ex novo o i rinnovi fatti da Desio, Cesano Maderno, Limbiate, Meda, Muggiò, Nova Milanese, Solaro e Varedo senza gara, sarebbero illegittimi e pertanto i servizi dovrebbero essere riaffidati attraverso un bando di gara, “come ha fatto correttamente un altro socio BEA, riuscendo perfino a risparmiare”, ha precisato Corbetta.

Infine, ha concluso “ora che l’AGCM ha confermato ufficialmente quello che il M5S ripete da anni, cosa faranno gli otto sindaci? La capiranno finalmente che il rispetto della legge non è un optional o se ne infischieranno anche del parere dell’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza?”. Il senatore poi ha aggiunto “Io l’esposto l’avevo mandato anche alla Corte dei Conti per un possibile danno erariale, vogliono aspettare che si pronunci anche questa?”.