Cultura

Al Museo del Duomo Fidapa premia 5 donne eccellenti

Premiate da FIDAPA- BPW le 5 eccellenze femminili del territorio per imprenditoria, sport, arte, sociale, scienze e ricerca. Donne che si sono distinte per il loro impegno contribuendo ad elevare il pregio de territorio.

L'assessore Martina Sassoli durante la premiazione

Sono 5 le donne premiate da FIDAPA-BPW Monza e Brianza nell’incantevole cornice del Museo e Tesoro del Duomo di Monza. Una cerimonia giunta alla sua settima edizione il cui scopo è dare un riconoscimento alle donne che si sono distinte nel nostro territorio in vari ambiti: sport, arte, scienza e ricerca, imprenditoria e sociale. A condurre la premiazione Raffaella Corti (Presidente FIDAPA BPW Monza e Brianza), Paola Cairoli (Past President) e Grazia Mura Presidente Fidapa Nord Ovest, giunta appositamente dalla Liguria per l’occasione.

Cinque le donne premiate che si differenziano per l’ambito in cui operano ma che, di certo, si assomigliano in quanto portatrici sane di grinta, professionalità, bellezza e simpatia.

Sport, imprenditoria, arte: le eccellenze brianzole

A ricevere il premio per lo sport dalle mani dell’assessore Andrea Arbizzoni, Martina Kacerik, cestista Basket Villanata, che dopo un’ intensa carriera è stata, infine, convocata in Nazionale Senior. Un grande traguardo per questa giovanissima brianzola che nonostante sia arrivata al top nel suo sport, dichiara durante la premiazione di voler vivere questa esperienza ancora come un “gioco”, qualcosa che le piace, nonostante la strada verso il suo successo sia stata costellata anche da sacrifici, come quello di dover passare molto tempo lontano dalla sua famiglia.

Ed è ancora la famiglia a smuovere i ricordi e i ringraziamenti di Cristina Cesari, premiata per l’imprenditoria. Un passaggio molto difficile quello che ha visto questa brillante e vivace donna prendere le redini dell’impresa di famiglia, nonostante, come ammette lei stessa, avesse la fama della “peperina” e quindi apparentemente fosse reputata la meno adatta all’impresa. Eppure è proprio lei, con la sua determinazione, ad aver fatto superare la crisi alla Faro spa, che è tornata ad brillare nella rosa delle aziende brianzole proprio grazie alla presa in carica di Cristina. L’assessore Martina Sassoli, nel premiare la Cesari, ha ribadito quanto la famiglia sia un aspetto importantissimo per la Brianza, un valore attuale che si tramanda ma che è anche in grado di donare un grande slancio per il rinnovamento e la crescita solida del nostro territorio.

Per l’arte, premiata dall’assessore alla Cultura Massimiliano Longo, Doriana Koumanova, violinista di fama internazionale e direttore d’orchestra. «La mia storia, racconta la Koumanova, è ancora più particolare perché sono una monzese “adottata”. Non è stato sempre tutto facilissimo, specie negli anni 90, quando sono arrivata. Ma ho subito avvertito in Monza e nei suoi abitanti un popolo eccezionale. Ed è solo a Monza che mi sento a casa, ed è qui che ho messo al mondo il mio bambino. Essere donna è un mestiere difficile. Per me che faccio il direttore d’orchestra ancora di più perché mi sono dovuta scontrare con pregiudizi molto forti. Ho dovuto puntare i piedi fermi a terra, e farmi valere».

Sociale e scienza: unite arriviamo fino alle stelle

Cristina Maria Tomatis ha ricevuto il riconoscimento nell’ambito del sociale, per dirigere ed aver creato l’Associazione di volontariato e-lab Onlus. Grazie al suo costante impegno e presenza, il doposcuola si è di fatto trasformato in un vero e proprio centro educativo a sostegno di circa 50 ragazzi (dalla I elementare alla II superiore) e  40 nuclei famigliari. Il sostegno allo studio è, come ribadisce la stessa, la principale attività ma viene considerato  solo un mezzo per arrivare ad instaurare con i ragazzi un dialogo vero e costruttivo.

Ad eccellere nella scienza e ricerca è stata invece Tullia Sbarrato, ricercatrice di Astrofisica presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano- Bicocca. Tullia si occupa di studiare i buchi neri che si trovano nelle galassie più luminose. Ma anche lei, come le altre donne protagoniste di questo evento, ha un forte legame con Monza dove ha frequentato il Liceo Statale Bartolomeo Zucchi. Non più tardi di pochi mesi fa, è intervenuta proprio nella notte bianca del prestigioso Liceo monzese per portare, come ha dichiarato lei stessa “un po’ di cultura scientifica in queste mura classicissime”.

Monza città delle donne

Donne belle, grintose, preparate e che non hanno avuto paura di farsi valere in un mondo che, come ricordato nella presentazione dell’evento, ancora non si comporta in maniera paritetica poiché la discriminante sessuale è evidente e preponderante. Ben vengano allora questi riconoscimenti a donne che possono essere d’esempio a tante altre, anche se Monza, come ha ricordato  il Sindaco Dario Allevi, è una città che ha sempre avuto forti personalità femminili che hanno caratterizzato la sua storia, da Teodolinda alla Monaca di Monza. Monza città delle donne non per forza convenzionali, ma con grandi storie da raccontare. E la voglia di brillare.

 

 

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