Amalia e Marinella ora riposano in pace: a Ornago i funerali delle due donne

Assente Paolo Villa: il 75enne, inizialmente sospettato di aver ucciso le due donne e poi scarcerato, è ricoverato in casa di riposo in condizioni di salute instabili
Un’omelia molto intima ha salutato Amalia Villa e Marinella Ronco, mamma e figlia di 85 e 52 anni trovate morte nel loro appartamento di via Santuario a Ornago lo scorso mese di febbraio. Dopo tre mesi esatti da quel giorno, questa mattina, giovedì 10 maggio, presso la Parrocchia Sant’Agata si sono svolti i funerali delle due donne, la cui morte rimane ancora avvolta nel mistero.
Assente Paolo Villa, fratello di Amalia e zio di Marinella: il 75enne, molto conosciuto in paese e con un passato da volontario, inizialmente sospettato di aver ucciso le due donne e di averne conservato i corpi in casa fino al giorno del loro ritrovamento, si trova ora ricoverato presso la casa di riposo di Ornago, in condizioni di salute instabili.
Molto raccolta la messa, come anche le parole di Don Gianni Mariani, che durante l’omelia non ha fatto il minimo accenno alle tragiche circostanze in cui sono state ritrovate le due donne, morte parecchi giorni prima del loro ritrovamento, preferendo parlare ai fedeli di vita e speranza. «Spesso la vita assume contorni e riflessi travagliati e inquietanti – ha commentato – ma oggi noi non stiamo accompagnando Amalia e Marinella alla morte, bensì alla vita».
Le due donne, dopo tre mesi, sono così state accompagnate a degna sepoltura nel campo santo di Ornago, dopo essere state trattenute nell’obitorio dell’Istituto di Medicina Legale di Milano e sottoposte alle autopsie depositate in Procura. E proprio la Procura nei giorni scorsi ha dato il nulla osta alla celebrazione dei funerali: un passo che potrebbe dire qualcosa in più sul giallo della loro morte e portare all’archiviazione della posizione di Paolo Villa, convivente delle due donne.
L’uomo era stato indagato per duplice omicidio proprio perché non era facile, e non lo è tuttora, comprendere come abbia potuto convivere, entrando e uscendo da casa, con i cadaveri delle due per oltre una settimana. In ogni caso, gli accertamenti medico legali avevano fatto emergere un’altra verità, ovvero che Amalia e Marinella siano morte per cause naturali. Scarcerato, Villa è stato ricoverato per un po’ nel reparto di Psichiatria del San Gerardo di Monza, da dove è stato dimesso e accompagnato nella casa di riposo dove si trova tutt’ora.