Caso Malaspina, terremoto in Consiglio a Vimercate. L’opposizione lascia l’aula

31 maggio 2018 | 10:43
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Caso Malaspina, terremoto in Consiglio a Vimercate. L’opposizione lascia l’aula

Un commento su Facebook del sindaco Francesco Sartini scatena la bagarre. Cagliani: “Il sindaco ci ha dato dei mafiosi”. Mascia: “Quest’aula è stata violata e ingiuriata”

Liti, parole forti, urla, accuse di interpretare il regolamento in modo arbitrario e altre, più o meno ironiche, sull’eventualità che fossero stati boicottati i microfoni dell’aula consiliare. Vero e proprio terremoto in Consiglio Comunale a Vimercate, finito con l’abbandono della seduta da parte di tutti i consiglieri di opposizione.

IL COMMENTO DI SARTINI SUL CASO MALASPINA

La causa scatenante, un commento rilasciato dal sindaco Francesco Sartini nei giorni scorsi a un post pubblicato su Facebook in merito al caso Malaspina, ma anche questioni burocratiche legate al regolamento del parlamentino cittadino, in merito alla possibilità di aprire o meno un dibattito sulla questione.

La polemica, a onor del vero, era già nell’aria da qualche giorno, dal 26 maggio per l’esattezza, quando il primo cittadino aveva commentato un post pubblicato sui social dal consigliere Carlo Amatetti riferito al caso Domus Aurea e all’imprenditore Malaspina. Sartini aveva così scritto: “Questa storia purtroppo offre una preoccupante chiave di lettura degli ignobili e artificiosi attacchi mossi ai danni di Claudio Grossi. Non posso che essere solidale con Claudio e Ada Civitani per le difficoltà che affrontano e per la loro generosità nel combattere l’ingiustizia”.

LA REPLICA DEI CONSIGLIERI

Parole che hanno offeso i consiglieri di opposizione, che si sono sentiti presi in causa: secondo loro, infatti, le parole del sindaco volevano far intendere che tutte le accuse mosse contro l’assessore al Bilancio c’entrassero in qualche modo con il caso balzato agli onori della cronaca nei giorni scorsi.

«Pretendiamo dal sindaco scuse pubbliche e immediate – ha chiosato Mariasole Mascia del PD in apertura del Consiglio – E vogliamo sapere a quali “ignobili attacchi” di riferisce. Si tratta della dignità di sei consiglieri».

«Con il suo commento il sindaco sembra ipotizzare un problema di infiltrazioni mafiose in Consiglio – ha aggiunto Alessandro Cagliani, Noi per Vimercate – Il sindaco sembra sostenere che ci siano chiavi di lettura per cui chi ha attaccato Grossi sia solidale con Malaspina. Dal momento che si sta per discutere del Piano di Governo del Terriorio, io non mi sento tranquillo a proseguire e chiedo la sospensione».

Ma le scuse dal Primo Cittadino non sono giunte, facendo scaldare gli animi delle opposizioni: «Nel post non faccio nomi, se non quelli di Grossi e di sua moglie – ha risposto Sartini – Non ho motivo di scusarmi, posso solo ribadire la solidarietà all’assessore, che so aver vissuto con grossa difficoltà questo periodo e che ha permesso di portare alla luce con evidenza la presenza malavitosa in Brianza».

A questo punto, lo strappo era palese. L’opposizione, che avrebbe voluto continuare il dibattito sulla questione, ha avanzato la questione pregiudiziale, a cui si è opposto il presidente del Consiglio Giovanni del Buono, aizzando gli animi anche di Cristina Biella (Forza Italia), che avrebbe voluto capire le ragioni di tale opposizione, e di Davide Nicolussi (PD): «Qui si parla di aspetti che toccano la persona privata oltre che pubblica» ha aggiunto. La questione è stata quindi messa al voto portando al no della maggioranza unita e quindi all’abbandono dell’aula da parte di tutti i Consiglieri di opposizione.

Il dibattito è  proseguito poi fuori dai microfoni, con Mascia che, rivolgendosi al pubblico e ai giornalisti, ha commentato «Questa sera quest’aula è stata violata e ingiuriata».