Concorezzo, gli alunni della primaria in gita in un bene confiscato alla mafia

La 5H della Scuola Primaria Don Gnocchi ha scelto una meta insolita per concludere l’anno, con un vero campo di educativo e di volontariato alla Libera Masseria di Cisliano
Una gita di fine anno che gli alunni della 5H della Scuola Primaria Don Gnocchi di Concorezzo non scorderanno facilmente. Per suggellare la fine del loro percorso scolastico con un’uscita fuori porta che fosse degna di nota, le insegnanti hanno scelto per loro la permanenza in un luogo dal forte valore educativo, ovvero in un bene confiscato alla mafia nel 2014: la Libera Masseria di Cisliano.
«I ragazzi della 5H sono avvezzi alle uscite – ha raccontato la loro insegnante di Matematica Geografia e Scienze, Raffaella Sala – Negli anni ne hanno fatte molte e diverse: dall’esperienza in autogestione quando erano solo in seconda, al rifugio a 2mila metri, all’avventura su un’isola… Per questo volevamo programmare un viaggio d’istruzione un po’ insolito, un’esperienza unica che potesse lasciare un segno, un’impronta nel loro percorso scolastico e di crescita».
VOLONTARI PER TRE GIORNI
E così è stato: al motto “Che senso ha avere le mani pulite se si tengono in tasca” (Don Lorenzo Milani), i ragazzi si sono impegnati in lavori di manutenzione del bene tornato alla comunità, oggi sede di campi di volontariato e di accoglienza, luogo di promozione della legalità e della giustizia sociale. Hanno eseguito lavori di giardinaggio, strappato erbacce, preparato e utilizzato il diserbante, hanno pulito stagni, hanno trasportato e carteggiato legni, hanno mantenuto in ordine e pulito gli spazi utilizzati.
Attraverso le attività proposte i ragazzi hanno così potuto sperimentare l’importanza di lavorare in squadra, di non lasciare mai indietro e solo nessuno: l’atteggiamento che serve per combattere le mafie.
Ma non solo. Insieme ai volontari hanno potuto riflettere sul significato di alcuni importanti termini e concetti contrari alle mafie, hanno visto film su Giovanni Falcone, incontrato ragazzi minori della comunità di Don Massimo e svolto tante altre attività educative.
Un’esperienza coinvolgente per tutti i ragazzi che con entusiasmo hanno accettato la sfida di svolgere vere attività di volontariato per tre giorni, ciascuno mettendo a disposizione le proprie capacità e le proprie attitudini. Non sono mancati certo i momenti di svago, fatti di docce all’aperto, scherzi con l’acqua, partite a calcetto o a ping-pong, serate passate a giocare a nascondino o di notti svegli a chiacchierare, tutte rigorosamente a bassa voce, dal momento che alla Masseria vivono famiglie con bambini che hanno trovato una casa che non avevano o che hanno perso.
LA LIBERA MASSERIA DI CISLIANO
La Libera Masseria di Cisliano è stata confiscata alla mafia in via definitiva il 13 ottobre 2014. Il bene, che si estende su un’area di circa 10mila mq, è stato oggetto fin da maggio 2015 di continui atti vandalici che ne hanno compromesso l’utilizzo. Oggi, grazie alla sinergia del Comune, di Libera, della Caritas Ambrosiana e di altre associazioni e cooperative, La Masseria, da quartier generale della ‘ndrangheta lombarda del clan Valle, è diventata sede di campi di volontariato e di accoglienza, luogo di promozione della legalità e della giustizia sociale.