La ricetta (in 9 ingredienti) dell’associazione Hq per rilanciare Monza

4 maggio 2018 | 11:18
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La ricetta (in 9 ingredienti) dell’associazione Hq per rilanciare Monza

Il sodalizio guidato da Isabella Tavazzi ha incontrato l’assessore all’Urbanistica e ha chiesto un tavolo per recuperare le periferie in una logica di policentrismo

Nove punti e un tavolo di confronto per rilanciare la città. Mercoledì pomeriggio l’associazione HqMonza, guidata dalla portavoce Isabella Tavazzi, ha incontrato l’assessore all’urbanistica Martina Sassoli. L’incontro è stato organizzato per fare il punto su alcuni dei principali temi legati alla Monza del futuro.

In particolare, l’associazione ha illustrato alcune proposte per riportare Monza a livelli di qualità. In particolare, ha chiesto l’istituzione di un tavolo per il rilancio delle periferie in una logica moderna di città policentrica e ha presentato un elenco di nove punti attraverso i quali si conta di rimettere in moto l’economia del territorio. “Da diversi decenni Monza è una città praticamente immobile”.

“I profondi cambiamenti che hanno interessato Milano e tutta l’area metropolitana allargata, con il passaggio da una società industriale ad una di terziario avanzato, non hanno nemmeno sfiorato la nostra città, che in questo modo è invecchiata inesorabilmente – ha spiegato Isabella Tavazzi -. Monza potrà tornare attrattiva solo se sarà capace di innovarsi, e rapidamente”.

I nove punti elencati dall’associazione prevedono la trasformazione di Monza da città del Parco a città parco, da città orizzontale a città verticale, da città di classe a città di classe A+, da città super inquinata a città pulita, da città tranquilla a città sicura, da città vicina a Milano a città collegata a Milano, da città immobile a città mobile, da città mono centrica a città senza periferie, da città anonima a città turistica e da città dell’abbandono agricolo a città delle fattorie urbane.