Seveso, alle elezioni si candida anche l’ex sindaco Clemente Galbiati

L’ex primo cittadino, alla guida di Seveso dal 1998 al 2008, si presenta con la lista civica “MuoviAmo Seveso”. Insieme a lui anche Marco Mastrandrea, ex Fratelli d’Italia.
«Mi candido perché me lo hanno chiesto in molti».Clemente Galbiati, già sindaco di Seveso per due mandati consecutivi, dal 1998 al 2008 (in foto di apertura, con la fascia tricolore, ndr), deve aver pensato che non c’è due senza tre: «il Tino», come è soprannominato, si presenterà alle elezioni amministrative del 10 giugno come candidato sindaco della lista civica “MuoviAmo Seveso”.
I nomi e i punti del programma sono in via di definizione, ma è certo che al fianco dell’ex primo cittadino ci sarà anche Marco Mastrandrea, che per Galbiati era stato assessore allo Sport dal 1998 al 2008.
Sarà una lista indipendente dai partiti, a cui parteciperanno, rivela Mastrandrea, «le risorse migliori della città, senza colore politico»: pur venendo da un’esperienza di destra pare infatti che Galbiati abbia scelto di avere al suo fianco anche persone di sinistra.
L’ex primo cittadino non ha dubbi: quello che presenterà sarà un programma strettamente operativo. «Sottopasso in centro a Seveso, più sicurezza sociale, manutenzione degli edifici scolastici e delle strade – elenca -. Questi dieci anni non sono passati molto bene per Seveso, ma non me la sento di giudicare i due sindaci (Massimo Donati, commissariato nel 2012 con la motivazione di «manifesta incapacità di amministrare» e Paolo Butti, l’attuale primo cittadino, ndr), perché serve a poco. Sono gli elettori che decideranno». In particolare, Galbiati, che quest’anno compirà 68 anni, sottolinea come le due amministrazioni che l’hanno seguito, di due colori politici opposti, non abbiano fatto nulla per la mobilità del paese: la sua soluzione è un sottopassaggio, ma non a sud, come vuole il progetto approvato in consiglio comunale, ma nella centralissima via Manzoni. «Era già previsto dal Pgt – afferma – ed era stato messo in priorità 1 dalla Regione, poi Butti l’ha messo in priorità 2. È un progetto fattibile: si può aprire il cantiere senza toccare le case e la viabilità».
Anche Mastrandrea (foto sotto) torna sulla mobilità, in senso non solo viabilistico: «La lista si chiama “MuoviAmo Seveso” perché la nostra città è ferma, ma noi la amiamo. L’amministrazione Donati ha fatto pena, quella Butti idem: dopo altri 5 anni in cui ho visto il mio paese in decadimento ho deciso di rimetterci la faccia, anche sulla spinta dell’associazionismo sportivo. Nessuno è perfetto – premette -, però a oggi Galbiati è la persona più adatta per il ruolo». Consigliere comunale per Fratelli d’Italia nel corso dell’amministrazione Donati, Mastrandrea, dopo essersi presentato alle elezioni del 2013 con l’appoggio del partito, ne è uscito: oggi inorridisce di fronte all’idea di un’alleanza con la destra sevesina, «non per il partito, ma per le persone». Mastrandrea ricorda infatti che nel 2008, nonostante un accordo scritto con la Lega per il ballottaggio, una delle prime azioni portate avanti dal leghista Luca Allievi (che quest’anno si presenta come il candidato della destra unita) era stata la revoca del sottopasso. «La giunta Donati è caduta perché l’assessore al Bilancio, che era Allievi, ha fatto in modo che il suo stesso bilancio non venisse approvato» accusa, tacciandolo di demagogia, opportunismo e inaffidabilità.
«Ci impegniamo a risolvere definitivamente il problema della viabilità: e meno male che finora non c’è mai scappato il morto, non è possibile che le ambulanze aspettino 25 minuti al passaggio a livello – promette Mastrandrea -. Vogliamo demolire il rudere delle ex piscine: l’ultima amministrazione non è stata in grado di fare nemmeno quello, e non è un bel biglietto da visita per Seveso. Vorrei poi lavorare con le associazioni locali per un’attività sportiva sana, e riprendere gli eventi, le iniziative e tutto ciò che di buono è stato fatto a Seveso: è così che dovrebbe fare un buon amministratore, senza per forza distruggere quello che è stato realizzato negli anni precedenti. Quando sono entrato in consiglio comunale, nel 1998, ho raccolto ciò che di buono aveva fatto Liliana Cattaneo prima di me, che pure era di sinistra, e l’ho migliorato in accordo con le realtà locali».
“MuoviAmo Seveso” ha il sostegno anche di “Seveso nel cuore”, la lista civica di Roberto Pagani e Diego Tavecchio. «Ho deciso di non ripropormi per motivi di lavoro, che mi impedirebbero di essere presente come vorrei – ha annunciato infatti Pagani -. L’esperienza di “Seveso nel cuore” si ferma, ma non vogliamo perdere questi 5 anni di impegno civico: come nel 2013 eravamo vicino a Galbiati, lo siamo anche questa volta. Solo che oggi, per motivi diversi, sono io a fare un passo a parte e a lasciargli spazio».