Seveso, i big e i temi forti del centrodestra in sostegno di Allievi

Dalla Regione, dal Parlamento e dal Senato (ma non solo), gli esponenti del centrodestra in sostegno a Luca Allievi, candidato sindaco per il centrodestra unito, che potrebbe diventare il primo sindaco leghista di Seveso.
Le amministrazioni sevesine sono sempre state quasi tutte di destra: ma Luca Allievi, candidato leghista per una coalizione che comprende anche Forza Italia (nella cui lista rientrerà anche parte dell’Udc) e Fratelli d’Italia, afferma che stavolta, se dovesse essere eletto, sarà davvero possibile fare qualcosa per cambiare in positivo Seveso. Volto noto della politica locale, assessore al Bilancio nella giunta Donati dal 2008 al 2012 (quando è stata commissariata) e prima ancora assessore alla Cultura per Clemente Galbiati, l’attuale consigliere leghista è orgoglioso di rappresentare «un centrodestra unito, efficace e credibile»: un riscatto a livello locale e nazionale, dopo «i tempi in cui il Pd prendeva il 40% alle europee». Al punto che qualcuno, all’interno della coalizione, si azzarda a ipotizzare una vittoria netta già al primo turno, senza arrivare al ballottaggio: la candidatura dell’ex sindaco Clemente Galbiati, storicamente di destra, ma a giugno presente con una lista civica apartitica, non fa paura.
«Questa volta la coalizione non è calata dall’alto, ma un’idea nata da poche persone, un lavoro cominciato tre anni fa con Massimo Vaccarino e Natale Alampi» spiega il candidato sindaco. «Il percorso da personale è diventato politico – gli fa eco Vaccarino, secondo cui il nome di Allievi è l’unico, oltre al suo, a risultare credibile per unire il centrodestra: ma il consigliere di Forza Italia confessa di preferire che sia Allievi a occuparsi della politica cittadina -. Abbiamo avuto modo di confrontarci sul programma, riflettendo anche sul passato, per una proposta realmente condivisa. Non è solo un’alleanza elettorale, ma fortemente voluta da noi, i nostri direttivi e i nostri militanti». Parole che trovano conferma e supporto nella presenza di diversi esponenti di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, presenti sabato 12 maggio all’inaugurazione della sede elettorale: Fabrizio Sala, vicepresidente di Regione Lombardia per Forza Italia, il senatore Emanuele Pellegrini, il consigliere regionale Andrea Monti e il capogruppo provinciale Andrea Villa per la Lega, e la parlamentare Paola Frassinetti, insieme al responsabile provinciale Rosario Mancino, per Fratelli d’Italia.
Una vera e propria squadra, forte perché unita, come nei manifesti di Salvini con lo slogan “Vince la squadra”, e pronta a dividersi i compiti: al punto che Allievi non farà il sindaco a tempo pieno. «Non serve – spiega -. E stare in comune dalla mattina alla sera, come fa Butti (l’attuale sindaco Pd, anche lui in corsa, ndr) non è sinonimo di buon lavoro». Una scelta da «persone normali» come sottolinea il segretario leghista David Galli: «Nessuno di noi vive di politica – dichiara con orgoglio -. Uno dei grandi imbarazzi che ho avuto negli ultimi anni è la totale inconsistenza delle persone con cui ci confrontiamo».
Agli ultimi cinque anni di centrosinistra Allievi risponde dunque con la concretezza, presentando «persone con competenze, che sanno organizzare e lavorare»: l’opposto dell’amministrazione uscente, a cui Vaccarino rimprovera soprattutto la debolezza e la mancanza di coraggio nel sostenere le proprie scelte, come quella del sottopasso sud e la gestione degli espropri, da cui egli stesso è stato interessato. «Sono un consigliere: eppure per vedere un abbozzo del progetto del sottopasso in centro sono dovuto andare a Calendimaggio (la tradizionale fiera del primo week-end di maggio, ndr) – incalza ancora Allievi -. Questa è la trasparenza di Butti: si sono presentati con una campagna mediatica basata sul dialogo, ma poi hanno fatto esattamente il contrario di quello che avevano detto».
Tra i temi della campagna elettorale ci sarà ovviamente il sottopassaggio, la manutenzione delle strade (criticata anche da Sala), il recupero delle aree dismesse, primo fra tutti quello delle ex piscine, per cui Allievi vorrebbe utilizzare il Pgt «come una finanziaria per far riprendere l’economia del paese», ma anche progetti forse meno conosciuti eppure di importanza cruciale per alcune zone della città: come lo spostamento dei tralicci dell’alta tensione all’Altopiano. «Se ne fece carico Bruno Zoggia ai tempi di Donati: Regione Lombardia aveva modificato una legge per approvare lo spostamento – ricorda Allievi, impegnandosi a portare a termine il lavoro di Zoggia, scomparso qualche anno fa -. Il progetto è già pronto, ma non è stato portato avanti per incapacità: tanto più che è un tema che non ha timbro politico, è un’esigenza locale».
Fondamentale sarà l’appoggio della Regione: sulla questione sottopassaggio e raddoppio dei binari, anche se non sarà più possibile rimettere in discussione quelle scelte, Allievi e la sua squadra vorrebbero valutare altre soluzioni, sfruttando il margine a disposizione per discutere della viabilità ordinaria. Anche perché questa volta, come ricorda Vaccarino, sarebbe possibile presentarsi al Pirellone «parlando con un’unica voce». E trovando, dall’altra parte, altre persone con cui si sono condivise idee ed esperienze di formazione politica: un network che, si spera, darà buoni risultati.