Seveso, Butti si ricandida puntando sulla coesione sociale per una città viva

Il sindaco uscente Paolo Butti ha ripresentato la sua candidatura: con lui il Pd e due liste civiche, “Impegno è servizio” e la nuovissima “Vivacittà”.
Paolo Butti si ripresenta, ma non da solo. Oltre al Pd, infatti, alle elezioni amministrative del 10 giugno il sindaco uscente sarà sostenuto da due liste civiche: “Impegno è servizio”, come nel 2013, e la neonata “Vivacittà”, che si farà portavoce anche delle istanze del movimento “Seveso futura”. «Il programma sarà steso in tre, ma già oggi ci sono degli obiettivi chiari – afferma Butti -. La posta in gioco è altissima, ci può permettere di far fare un salto alla nostra città».
Un nuovo percorso, insomma, che non punta solo sulla continuità, e che vuole partire da quelle cose che «potevano essere fatte meglio» per offrire di più alla città: sabato 28 aprile, alla presentazione della candidatura, c’erano facce note e volti nuovi, insieme per raccontare come «in dieci anni possiamo fare una Seveso migliore».
Al centro, la coesione sociale. Con l’obiettivo di allargare la partecipazione dei cittadini: «La politica deve interagire di più con il territorio e con il mondo associativo – ha esordito il primo cittadino, senza timore di ammettere di non aver sempre gestito al meglio la comunicazione in questi 5 anni di mandato -. La lista Vivacittà nasce proprio per questo: per rendere Seveso più partecipata e, appunto, più viva». Tutti gli altri progetti ne sono una diretta conseguenza: a partire dal sottopassaggio sud, a cui farà seguito un sottopassaggio centrale, anche per le auto, per migliorare gli spostamenti interni alla città: «È vero che si possono usare mezzi alternativi all’auto, ma non dobbiamo dimenticarci delle fasce più deboli, per cui l’auto è una necessità» aggiunge il sindaco, che non nasconde di preferire la bici per spostarsi sul territorio: l’ha usata anche per arrivare alla presentazione di sabato, dopo aver celebrato un matrimonio in Villa Dho. Ma Butti parla anche di dare più opportunità al tessuto urbano del centro e delle periferie: «Gli spazi davanti al municipio non devono più essere parcheggi, ma piazze. Ci è arrivato il progetto di un parcheggio interrato che libererebbe spazio e permetterebbe di far tornare il mercato in centro. Senza tralasciare le periferie, a partire dalle buche, per cui abbiamo speso 1 milione e 300mila euro, una cifra che vorremmo raddoppiare, ma non solo: il nostro Pgt è indirizzato a trovare più aree verdi e spazi pubblici». Tra i nuovi progetti, anche quello di ristrutturare gli edifici pubblici per creare spazi da destinare a start-up ed eventi, e la riqualificazione dell’area delle ex piscine. «In campagna elettorale viene sempre citata la sicurezza – aggiunge Butti -. Io credo che più una città è viva, più è sicura: ritengo che spesso quello della sicurezza sia un problema legato più alla percezione che a una reale criticità. Per dirla con due termini che non amo: gli spazi che non occupiamo noi vengono occupati da altri. Ma in questi anni abbiamo installato anche 11 telecamere, più una mobile, che prima non c’erano, e abbiamo introdotto il Controllo del Vicinato». Iniziativa, quest’ultima, che ha portato a sventare dei furti, oltre ad aumentare la socialità tra vicini di casa: numeri ufficiosi parlerebbero di una diminuzione del 60% dei furti in casa.
Se Butti sembra più interessato a mostrarsi propositivo per il programma del secondo mandato, i suoi sostenitori non rinunciano a lanciare qualche frecciatina agli avversari. «Mi lascia allibito che gli altri candidati siano gli stessi dell’ultima volta (con l’unica eccezione di Antonio Cantore, il candidato del M5S, ndr) – dice per esempio Fabio Bombonato (“Impegno è servizio”) -. Cercavo di pensare a cosa hanno fatto negli ultimi dieci anni, e non mi è venuto in mente niente». «Noi invece tra altri 5 anni lasceremo una Seveso ancora migliore – continua il segretario Pd Roberto Fumagalli -. Sul sottopasso sud non si torna indietro: finalmente dopo tante parole si fa concretamente qualcosa. Risolverà il problema di Seveso: è una soluzione che non danneggia i pendolari e agevola i sevesini, e preferirei che fosse sempre la stessa persona a portare avanti il lavoro». Bombonato ricorda anche i traguardi raggiunti, resi possibili anche grazie alla chiusura di Aspes e al programma di efficientamento energetico, che hanno permesso di recuperare risorse preziose. E, oltre al sottopasso, Bombonato sottolinea l’importanza del progetto delle scuole: tra maggio e giugno saranno demolite le palestre che contengono amianto (all’Altopiano e in centro), e saranno presentati a breve i disegni per la scuola Enrico Toti a Baruccana. «Questi lavori cominceranno tutti tra poco: i cittadini ancora non hanno visto nulla, ma chiedo una fiducia ulteriore» afferma Fumagalli. «Un sindaco che sceglie di spendere il 100% del suo tempo per la città fa la differenza – sottolinea Bombonato -: senza questo impegno non ce l’avremmo fatta ad arrivare al risultato».
«5 anni non sono pochi, ma rispetto alla partenza non sono neanche tanti: non possiamo negare che abbiano lavorato bene. Chi si è rivolto alla giunta ha sempre trovato ascolto – aggiunge Maria Rosa Dendena, tra i primi firmatari dell’appello di Seveso futura e ora candidata per la lista Vivacittà -. Una buona società diventa tale quando tutti fanno la loro parte, e a Seveso c’è una parte di popolazione che vuole dare il proprio contributo: con tutte le sue buone qualità, Paolo non può fare tutto da solo. Quando ci sono obiettivi precisi, invece, si può fare un buon lavoro insieme». Le fanno eco le altre new entry Giovanni Oriani e Pietro Aceti: «Sono politicamente nuovo, ma mi sono stufato di far parte dei social, dove ci si lamenta e basta: voglio dare concretamente il mio contributo» afferma Oriani. «Sono un ingegnere, e parto dai fatti: come quelli del sacco blu e dei lampioni a led – premette invece Aceti, 25enne che si augura di riuscire a raggruppare tanti giovani per tornare a fare politica -. Siamo una città che ha una necessità viscerale di verde, ed è arrivato il momento di trasformare le idee in qualcosa di concreto».
E gli avversari politici? «Mi auguro che il Movimento 5 Stelle entri in consiglio comunale – conclude Fumagalli -, hanno sempre partecipato da fuori, facendo proposte anche interessanti. Meglio di Allievi (Luca Allievi, capogruppo Lega Nord e candidato del centrodestra, ndr), che è risultato il più assente in consiglio comunale, e in 5 anni ha presentato una sola mozione».