Tra tre anni Monza avrà il suo vino grazie al grande orto solidale

Il 20 maggio alle ore 10, si inaugura il grande orto solidale (con vigna) a Monza, in via Papini (q.re Libertà). Una rete di enti pubblici e privati per promuovere l’agricoltura sociale e aiutare persone con disabilità, e non solo…
Monza tra tre anni avrà il suo vino. “Tutti giù per terra. Accolti e Raccolti” è il nome di un progetto che vede coinvolti enti, associazioni e imprese private per riavvicinare Monza e i monzesi all’agricoltura. Domenica 20 maggio sarà inaugurato, infatti nel quartiere Libertà, sul terreno della Fondazione Tavecchio in via Papini, un orto di 4000 metri quadri.
Chiamarlo orto è riduttivo. Si tratterà di un vero e proprio spazio, comprensivo di giardino con coltivazioni floreali, un grande orto, un frutteto e un bosco. Il progetto vuole promuovere il rafforzamento delle pratiche di agricoltura sociale, ponendo una particolare attenzione verso le categorie e i soggetti svantaggiati. Un’economia solidale ed etica che parte proprio dalla sua realizzazione, che vede coinvolti più di 5.000 “donatori”monzesi, oltre alle associazioni, al Comune e alle imprese private.
«Non è importante, ricorda l’assessore Andrea Arbizzoni, se è una partecipazione comunale “ereditata” dalla giunta precedente. Un’amministrazione saggia deve apprezzare anche ciò che di buono è stato lasciato. Questo progetto dimostra ancora una volta la grande capacità di Monza e Brianza di fare rete e lancia un messaggio positivo: avere cura della propria città ed avere ancora la capacità di immaginare il futuro».
La vicinanza di una scuola al luogo aiuterà anche a coinvolgere culturalmente i giovanissimi. «Tutti giù per terra è un progetto che raccoglie obiettivi sociali, ecologici, produttivi ed educativi, spiega l’assessore Maffè, un insegnamento semplice ma spesso dimenticato che si racchiude bene nella metafora “chi semina, raccoglie”. La scuola Mapelli sarà un testimone trainante dell’iniziativa».
Mario Riva, presidente del consorzio Comunità Brianza spiega che questo terreno sarà anche un’ottima scuola formativa per le persone accolte nel nostro territorio: «Dopo l’emergenza è giusto pensare anche al futuro e alla formazione delle persone che abbiamo accolto, e non è sempre facile. Questo progetto è un esempio valido di come poter insegnare qualcosa che porti a sbocchi lavorativi. L’agricoltura è un settore molto importante che può creare posti di lavoro».
VINO E ACQUA MADE IN MONZA
«L’orto, ricorda il Presidente della fondazione Alessio Tavecchio, è un nostro sogno nato nel 2007, per il reinserimento di persone disabili e, per questo tutta la viabilità è stata studiata a puntino. Ma vedrà anche la partecipazione di anziani, delle scuole e delle persone accolte da altri paesi. Ma abbiamo anche la ciliegina sulla torta ovvero il vigneto!». L’imprenditore Marcello Meregalli, parteciperà infatti, al progetto offrendo il suo know how in ambito vinicolo. Tra tre anni, questo il tempo necessario affinché l’uva possa essere utilizzata per creare del buon vino, avremo quindi le prime bottiglie di vino Made in Monza (nel video la spiegazione).
E se la vigna sarà curata dal Gruppo Meregalli, l’acqua verrà fornita da BrianzAcque. Non solo l’azienda ha favorito gli allacci ma fornirà bollette a costo zero per l’irrigazione. «BrianzAcque, ricorda il presidente Enrico Boerci, è una società pubblica attenta ai bilanci. Ma gli utili li rinveste per fare questo regalo alla città».
TORNARE ALLA TERRA
Ogni ente pubblico o privato, ha messo qualcosa in “Tutti giù per terra”, dando un vero esempio di cosa sia l’operosità lombarda, vista anche come capacità di creare una rete, dove con la collaborazione di tutti si perseguono risultati importanti.
Ed è in questo senso che volge anche la riflessione dell’imprenditore Meregalli: «Questa capacità di fare rete è il nostro petrolio. L’agricoltura è una fonte preziosa e dobbiamo fare ritorno a questi lavori, che non sono “sporchi” e brutti, al contrario: sono il nostro oro. Il vino è l’esempio di come un prodotto che deriva dalla terra possa essere il portabandiera, per eccellenza, di una nazione come l’Italia che produce la maggiore varietà di vini autoctoni. La tipicità del nostro paese è la nostra ricchezza».
Se volete, quindi, fare ritorno alla terra e capire come funzionerà il progetto “Tutti giù per terra. Accolti e Raccolti”, non vi resta che andare all’inaugurazione dell’orto e del vigneto solidale, domenica 20 maggio, a partire dalle ore 10.00. In via Papini, angolo località della Gera ( q.re Libertà), per l’occasione sarete guidati in alcuni percorsi con esperti agricoltori e contadini. Inoltre saranno presenti laboratori per bambini e, per finire, un gustoso aperitivo. Rigorosamente con prodotti Green!!!
Per info www.alessio.org oppure fb/orto tutti giù per terra