Un tuffo nel Settecento alla Villa Reale con il Pic-nic Royale in abiti d’epoca

Decine i partecipanti al raduno organizzato dall’Associazione Italiana Maria Antonietta, che per tutta la giornata di domenica hanno passeggiato nel Parco
Chissà cosa avranno da dirsi le dama del Settecento e le donne del Duemila: loro che, domenica 27 maggio, passeggiavano fianco a fianco nei giardini della Villa Reale di Monza, le une in pomposi abiti di corte, piene di vistosi ed eccentrici dettagli, le altre in minimal shorts per scongiurare l’ondata di calore che si è abbattuta sulla Brianza nei giorni scorsi.
Caldo lo avranno avuto entrambe, ma le dame non sembravano affatto preoccuparsene, mentre scivolavano avanti e indietro nel Parco di Monza, sventolando ventagli e coperte da ombrellini di pizzo, accompagnate da altrettanto eccentrici cavalieri.
I visitatori del Parco saranno rimasti a bocca aperta nel vederli, domandandosi forse se avessero sbagliato luogo o tempo: in effetti la rievocazione storica era parecchio credibile, frutto dell’organizzazione di AIMANT, l’Associazione Italiana Maria Antonietta e del Centro documentazione Residenze Reali Lombarde, che hanno organizzato un pic-nic settecentesco in abiti d’epoca, ispirato alla regina di Francia che ancora tanto affascina. Anche la location ha fatto la sua bella parte, considerando che il giardino settecentesco della Villa Reale venne realizzato proprio da Ferdinando d’Asburgo Lorena, fratello di Maria Antonietta.
Straordinaria la cura dei dettagli offerta dai partecipanti, negli abiti, ma anche negli oggetti d’epoca utilizzati per allestire quelli che sembravano dei veri set cinematografici. E pensare che ognuno di loro lo fa solo per passione, partecipando a questi eventi durante l’anno, noleggiando, comprando o facendosi cucire su misura i vestiti.
E che sia estate o inverno, per un pic-nic o per un ballo di corte, ognuno arriva dalle più svariate città d’Italia mosso solo dall’amore per la storia. Perché, come assicura la presidentessa di AIMANT, Alice Mortali, «questo è solo l’aspetto più frivolo di un vero amore per quell’epoca e per il personaggio di Maria Antonietta». Un aspetto che i monzesi e i brianzoli amanti del Parco hanno sicuramente apprezzato.