Vimercate, studentesse dell’Einstein contro la violenza sulle donne

Un gruppo di ragazze hanno realizzato un’installazione, dipingendo una panchina rossa e impreziosendola di simboli contro il femminicidio
Una panchina rossa per dire no alla violenza sulle donne. Quello della panchina color rosso sangue è un simbolo che sta facendo il giro dell’Italia intera e che nei giorni scorsi è arrivato anche a Vimercate. A portarlo, un gruppo di giovanissime studentesse dell’Istituto Einstein, già consapevoli che la lotta al femminicidio si deve imparare e trasmettere molto presto.
Durante la giornata dedicata alla manutenzione e alla pulizia della loro scuola, un gruppetto di ragazze hanno scelto di rimettere a nuovo una panchina. Lo si fa tutti gli anni, le panchine vengono ridipinte e pulite, ma con il solito color legno: quest’anno, invece, una tra tutte è stata verniciata di rosso.
«Nel corso dell’anno si è affrontato spesso il tema della violenza sulle donne e alcune studentesse hanno preso particolarmente a cuore la questione, rendendosi disponibili a ridipingere la panchina – ha raccontato la vicepreside Donatella Bonati – La panchina, collocata poi nel giardino di ingresso alla scuola, è stata impreziosita con una scarpetta rossa, una rosa dello stesso colore e un libro, simbolo della cultura che dovrebbe uccidere l’ignoranza di chi commette violenza sulle donne».
Manca solo una frase che verrà posizionata vicino alla panchina. «Le ragazze hanno fatto una ricerca e selezionato alcune citazioni di scrittori famosi – prosegue Bonati – Poi hanno fatto un giro tra le classi e chiesto quale fosse la preferita: alla fine ne è stata scelta una di Simone de Beauvoir che verrà stampata e posizionata in modo da resistere alle intemperie».
Un’installazione dal forte valore simbolico, che va ad impreziosire il significato sociale della giornata in cui sono stati coinvolti gli studenti. «Si tratta di uno stimolo, non della conclusione di un progetto – ha concluso la vicepreside – Partendo da questo, ci stiamo muovendo affinché l’anno prossimo si possa avviare un percorso educativo strutturato, inserito nell’ambito delle iniziative di educazione alla legalità. Stiamo prendendo contatto con realtà locali con cui vorremmo collaborare, per dare ancora più valore al progetto».
(Le foto sono state scattate dal Gruppo Fotografico degli Studenti dell’Einstein)