Centri per l’Impiego, stato di agitazione contro la Legge Regionale sul Riordino

Svoltosi sta mattina, 26 giugno, il presidio dei lavoratoi dei Centri per l’Impiego e delle Afol lombarde davanti alla Pirellone in occasione dell’approvazione della Legge Regionale sul Riordino dei Cpi.
Si è svolto oggi con grande partecipazione il presidio delle lavoratrici e i lavoratori dei Centri per l’Impiego e delle Afol lombarde davanti alla sede del Consiglio Regionale Palazzo Pirelli in occasione dell’approvazione della Legge Regionale sul Riordino dei Cpi.
Durante la manifestazione una delegazione di Cgil Cisl e Uil ha incontrato i Capigruppo del Consiglio Regionale a cui è stata ribadita la posizione di contrarietà rispetto alla norma in approvazione. In particolare sono state ribadite le perplessità sulla scelta di trasferire le funzioni e il personale alle Province e alla Città Metropolitana, unica Regione ad assumere tale decisione.
I lavoratori presenti all’incontro hanno riportato le criticità rispetto all’esiguo numero di personale, alle carenze organizzative e all’efficienza in generale dei servizi erogati alla cittadinanza.
“La scelta di delegare alle Province potrebbe portare a ulteriori criticità di gestione vista la situazione delle stesse dopo l’applicazione della Legge Del Rio – affermano Gardella Mavì, Mauro Ongaro, Laura Veronese, di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl Lombardia -. Questa norma non risolve il problema dei lavoratori dei Cpi inseriti nel portale e rende problematico se non impossibile il ricorso a nuove assunzioni stante i blocchi previsti dalle normative vigenti”.
I sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil hanno ribadito che la scelta più logica rimane quella dell’attribuzione del personale alle Regioni, così come previsto dalla normativa nazionale, e il loro eventuale distacco presso le Province e la Città Metropolitana consentendo in questo modo una successiva riflessione più ponderata sul modello organizzativo più funzionale per la Regione Lombardia.
“Le posizione dei Capigruppo sono rimaste invariate rispetto a quelle già espresse nella Commissione Consiliare – aggiungono i tre segretari Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl Lombardia – per cui restiamo in attesa dell’esito della votazione finale del Consiglio Regionale che prevede l’esame di parecchi emendamenti, rispetto al PdL, presentati dalle opposizioni”.
Alla conclusione del presidio i lavoratori hanno votato all’unanimità la proclamazione dellostato di agitazione dando mandato alle Segreterie Regionali di programmare le eventuali iniziative a supporto della vertenza unitaria anche di tipo giudiziale.