Cisl: in Lombardia servono investimenti pubblici per l’Industria 4.0
15 giugno 2018 | 06:00

Alla tavola rotonda della Cisl Lombardia, i segretari chiedono alla Regione di avere un ruolo più attivo nell’ambito del 4.0, anche per fare da traino a livello nazionale.
“Occorre aumentare gli investimenti pubblici a favore dell’innovazione delle competenze, attraverso progetti di formazione continua che vedano un maggiore coinvolgimento dei fondi interprofessionali”, ha dichiarato oggi a Milano il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, nell’ambito del percorso di formazione “Laboratorio 4.0”.
Così, secondo il segretario, la strategia da adottare per un impatto positivo dell’impresa e dell’industria 4.0 sull’organizzazione del lavoro è un maggiore coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti. Ma non basta: “bisogna andare oltre – dice – e costruire, anche con il sostegno legislativo, forme di partecipazione dei lavoratorialla governance dell’organizzazione della produzione aziendale“.
Il segretario regionale Cisl Lombardia, Mirko Dolzadelli, ha sottolineato invece l’esigenza che il tema dell’innovazione tecnologica e della crescita venga affrontato in sinergia tra tutti gli attori coinvolti: sindacati, aziende, istituzioni. “Non fermiamocialla narrazione di chi oggi vede il mondo senza lavoro o teorizza la decrescita felice – ha detto Dolzadelli -. Se si vuole un sistema flessibile, capace di prendere decisioni condivise è chiaro che dobbiamo crescere assieme, sindacato, imprese e Regione”.
“La Lombardia – spiega Dolzadelli – ha le carte per fare da apripista a livello nazionale, se la Regione gioca un ruolo di sintesi, governando la rivoluzione 4.0 e promuovendo una crescita che sia omogenea sul territorio”.
Nel corso della tavola rotonda, sono intervenuti anche Angelo Colombini, segretario confederale Cisl, Alessandro Mattinzoli, assessore Sviluppo economico Regione Lombardia, Gianluigi Viscardi, presidente Piccola industria Confindustria Lombardia e presidente Cluster Fabbrica Intelligente.