EcoMobilità, le Province si uniscono. In Regione si litiga per Pedemontana

Monza e Brianza e Lecco si uniscono per partecipare al bando di ottobre per reperire fondi europei e nazionali per una mobilità ecosostenibile.
In Regione non è si è ancora arrivati ad un punto di incontro su Pedemontana: la più grande opera autostradale della Lombardia non riesce a mettere d’accordo. Tra chi la sostiene e i tanti contrari.
Di recente c’è stato lo spaccato tra Movimento Cinque Stelle e Lega durante l’ultimo Consiglio Regionale: approvata la mozione del Partito Democratico con la richiesta di potenziare il servizio ferroviario regionale e il trasporto pubblico locale, approvata dalla Lega ma bocciata dai pentastelleti che hanno votato contro il completamento della Pedemontana. Insomma, se in Regione ci si litiga l’autostrada in Provincia – o meglio – le due Province di Lecco e Monza e Brianza si uniscono con l’obiettivo invece di eliminare una fetta importante del traffico brianzolo puntando tutto sulla mobilità dolce ed ecostostenibile.
Protocollo d’intesta tra i presidenti Flavio Polano (Lecco) e Roberto Invernizzi (Monza e Brianza). Ed è stato firmato la scorsa settimana insieme ai Sindaci di ben ventidue comuni (Barzago, Barzanò, Besana in Brianza, Bulciago, Camparada, Carnate, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Correzzana, Cremella, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Osnago, Renate, Sirtori, Triuggio, Usmate Velate, Veduggio con Colzano, Viganò Brianza) il protocollo d’intesa tra le due Provincie finalizzato alla promozione della mobilità dolce-ecosostenibile e avvio delle azioni sperimentali.
In sostanza, se da un lato i finanziamenti per il completamento di Pedemontana un po’ ci sono e un po’ no, dall’altro i comuni brianzoli tra Monza e Brianza e Lecco si uniscono per partecipare al bando di ottobre per reperire fondi europei e nazionali con l’obiettivo di implementare forme di mobilità innovative per la copertura del cosiddetto “primo e ultimo miglio”, favorendo l’accessibilità alle stazioni ferroviarie, nonché ai principali poli attrattori (scuole, centri sportivi, luoghi di lavoro …) e di sperimentazione di forme condivise di mobilità elettrica , attraverso l’installazione di eco-stazioni di ricarica per veicoli elettrici.