Elezioni Seregno. “Una poltrona per sei”, domenica si vota: le istruzioni per l’uso

8 giugno 2018 | 07:55
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Elezioni Seregno. “Una poltrona per sei”, domenica si vota: le istruzioni per l’uso

A due giorni dal voto per la scelta del nuovo Sindaco che guiderà la città brianzola dopo lo scandalo ‘ndrangheta, facciamo il punto della situazione sui sei candidati in lizza.

Sono 36.347 (17.569 maschi e 18.778 femmine) gli elettori seregnesi chiamati domenica 10 giugno ad eleggere il nuovo sindaco e a votare per il rinnovo del Consiglio comunale. Sei i candidati alla carica di sindaco: Tiziano Mariani (Mariani Tiziano Sindaco Noi X Seregno), Francesco Formenti (Lombardia Indipendente), Simone Crinò (Per Un’altra Seregno a Sinistra), Ilaria Cerqua (Forza Italia Berlusconi per Cerqua, Lega Salvini Lombardia Lega Lombarda, Giorgia Meloni Fratelli d’Italia), Alberto Rossi (Cambia Seregno, Partito Democratico, Alberto Rossi Sindaco Scelgo Seregno) e Carlo Mariani (Ripartiamo Insieme).

Dieci, invece, le liste (Mariani Tiziano Sindaco – Noi X Seregno, Lombardia Indipendente, Per un’altra Seregno a sinistra, Forza Italia – Berlusconi Per Cerqua, Lega Salvini Lombardia Lega Lombarda, Giorgia Meloni Fratelli d’Italia, Cambia Seregno, PD Partito Democratico, Alberto Rossi Sindaco Scelgo Seregno e Ripartiamo Insieme) e 224 gli aspiranti consiglieri per 24 posti.

Il centro destra punta tutto su Ilaria Cerqua che pensa “alla Seregno del futuro”

E’ l’unica donna in gara ma per questo non la più sfavorita. Anzi, se si dovesse fare un confronto con la politica nazionale si potrebbe pensare che Ilaria Cerqua possa anche vincere al primo turno. Ma è solo supposizione, ovviamente. Certo è che l’avvocatessa ha le idee molto chiare su quello che porterà a Seregno in caso di vittoria: “la nostra Seregno è una città straordinaria ed ha tutte le potenzialità per volare alto anche nel futuro, con quel ruolo di città protagonista che ricopre e ha sempre ricoperto all’interno della Brianza”.

Tante le idee innovative come quella, per esempio, di istituire una delega assessorile al Turismo che consenta a Seregno di giocare un ruolo di leadership culturale e di polo di attrazione, anche a livello commerciale: dalla Design Week in occasione del Salone del Mobile all’App VisitSeregno. Forte anche l’impegno sul tema sicurezza con la proposta di introdurre le pattuglie volanti, ovvero dei droni che consentano un controllo del territorio ed uno sviluppo di strumenti e metodologie di informazione evoluta, che portino alla creazione di banche dati per monitorare la situazione ed impostare efficaci interventi di miglioramento operativo.

Simone Crinò, il candidato che di ‘ndrangheta “se ne intende”.

L’uragano politico che ha colpito Seregno a settembre dell’anno scorso, forse, non ha stupito più di tanto Simone Crinò (Per un’altra Seregno a sinistra): il 36enne, seregnese doc infatti, si è laureato in Scienze Politiche e di Governo proprio con una tesi dedicata alla penetrazione della ‘ndrangheta a Seregno.

Due sono i punti principali su cui Crinò vuole puntare in caso di vittoria: in primis il lavoro “perché è il vero campo di battaglia sul quale si possono affrontare le organizzazioni criminali e sul quale le stesse prendono forza – spiega – Va creato un coordinamento efficace con le agenzie interinali presenti sul territorio, attirare il settore delle tecnologie avanzate, e infine un supporto psicologico serio che permetta l’emersione delle situazioni più drammatiche, nascoste pericolosamente all’interno delle famiglie”; e la cultura che deve essere di qualità per migliorare la rappresentazione del territorio all’esterno. Attualmente impegnato a presiedere l’associazione politico-culturale Casa della Sinistra, Crinò promette: “se divento  sindaco lavorerò a tempo pieno per i cittadini, perché Seregno è una città troppo complessa per essere gestita part-time”.

La visione giovane del centro sinistra grazie ad Alberto Rossi

Solo 33 anni, il candidato della coalizione Cambia Seregno, Partito Democratico, Alberto Rossi Sindaco  e Scelgo Seregno è il più giovane degli aspiranti Sindaco. Non per questo intimorito, anzi. Residente a Milano da quasi dieci anni, il legame con la città brianzola ha radici profonde legate alla sua infanzia: come i parchetti di via Umberto I dove giocava da bambino, la squadra di calcio San Rocco dove era prima giocatore e poi allentare e poi il Municipio che ai tempi fu la sua scuola elementare e che ora potrebbe rivederlo dietro una scrivania in qualità di Primo Cittadino.

Attualmente responsabile marketing e analista del Centro Studi della Fondazione Italia Cina, Alberto Rossi non ha alcun dubbio in caso di vittoria: “ho già parlato con i miei capi – dice – se vinco le elezioni farò il sindaco a tempo pieno”. Tre i punti principali del programma presentato ai suoi elettori: valorizzazione dei comitati di quartiere, eliminazione delle barriere fisiche che oggi caratterizzano il territorio, introduzione del bilancio partecipativo. Ampio spazio anche per scuola, formazione e lavoro.

Tiziano Mariani, l’imprenditore che vuole “la politica semplice”

Non ha dubbi il candidato sindaco della lista civica Noi x Seregno: “quello che serve è una politica semplice, una politica radicata sui reali bisogno del territorio e delle persone”.

Tra un candidato del PD “troppo giovane e inesperto” (Alberto Rossi) e una candidata del centrodestra “elemento di continuità del malgoverno che ha rovinato Seregno”, Mariani si presenta agli elettori come elemento di cambiamento necessario per la città di Seregno: pochi punti ma ben definiti. Tutela degli anziani che, insieme ai bambini, rappresentano la parte debole e indifesa della cittadinanza; abbandono della cementificazione selvaggia a favore delle riqualificazioni e maggiore attenzione sulle tassazione sulle abitazioni che gravano sulle famiglie in maniera errata; analisi delle spese della macchina amministrativa e attenta spendig review; lotta al degrado per far tornare Seregno capitale commerciale della Brianza; maggiore attenzione alle periferie e niente scelte verticistiche ma ascolto della gente con confronti aperti.

Francesco Formenti, una vita “di politica”: nuova chance.  a 71 anni

Tra tutti i candidati, Formenti, probabilmente è quello che alle spalle ha più esperienza di tutti: ex deputato dal 1992 al 2001 per il fronte Leghista e poi anche presidente della commissione Lavori Pubblici della Camera durante la XXII Legislatura.

Questo del 10 giugno è il suo secondo tentativo: Formenti infatti, che non è nuovo ai consigli comunali di Seregno, si era già proposto come sindaco nel 2015 ottenendo però meno del 1% dei voti (anno in cui poi vinse Edoardo Mazza). Il suo programma punta sul tema del lavoro, elemento fondamentale per il futuro della città di Seregno: la proposta è quella di rafforzare la collaborazione tra l’ente comunale e le associazioni di categoria, creando nuovi lavoratori e puntando al reinserimento di chi un posto occupazionale lo ha perso strada facendo.

Carlo Mariano, il Doc seregnese che vuole una città più “smart”

Medico chirurgo responsabile della Traumatologia all’ospedale San Gerardo di Monza, il candidato di Ripartiamo Insieme, nato e cresciuto a Seregno, si riappropria di una passione politica lasciata anni fa quando, giovanissimo, era nella Democrazia Cristiana e faceva l’attacchino per la campagna sul divorzio. Ora ci riprova e si candida a Sindaco per una lista civica con un unico obiettivo: trasformare Seregno in una smart city, intelligente e al servizio dei cittadini.

Si parte con la sicurezza urbana, “bisogna sviluppare azioni preventive ed educative che rendano lo spazio pubblico meno vulnerabile”; ammodernamento della “macchina comunale” che deve essere valorizzata; e poi c’è anche il tema della casa e del territorio, “l’ambiente urbano deve trovare la propria dimensione unica di servizio alle esigenze dell’intera comunità”; attenzione alle difficoltà di lavoro e valorizzazione dell’impresa; più attenzione ai quartieri e mobilità sostenibile per trasformare Seregno in una città “intelligente”. Insomma, si parla di innovazioni tecnologiche, un App per interagire con il comune, illuminazione a led e videosorveglianza nelle aree critiche.

Voto del 10 giugno, istruzioni per l’uso

Sono 39 le sezioni sul territorio, suddivise in tre plessi scolastici: scuole «Moro» in viale Tiziano n. 50, «Cadorna», in piazzale Cadorna n. 3 e «Rodari» in via Pacini n. 71.

L’elettore può esprimere il proprio voto in tre modi: tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, non scegliendo alcuna lista collegata. Il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di sindaco; tracciando un segno solo sul simbolo di una lista. In questo modo la propria preferenza va alla lista e al candidato Sindaco da quest’ultima appoggiato; tracciando un segno sul simbolo di una lista, con eventuale preferenza per uno o due dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista. Nel caso di due preferenze, queste dovranno essere di sesso diverso altrimenti la seconda sarà annullata.