Gattino cade in una cisterna: salvato da annegamento

8 giugno 2018 | 00:02
Share0
Gattino cade in una cisterna: salvato da annegamento

I volontari ENPA Elena e Susanna recuperano il piccolo micio calando nella cisterna un cestello da ricotta vuoto.

Il 21 maggio la responsabile dell’Ufficio Diritti Animali di Agrate Brianza riceve una segnalazione relativa a una gatta con gattini in un campo in una zona industriale dove sorgono baracche abusive.

A fare la segnalazione, la proprietaria di una ditta che aveva già recuperato uno dei gattini. La responsabile dell’UDA, Sara Varisco, contatta prontamente il rifugio di Monza (con il quale Agrate è convenzionata) e sul luogo arrivano la volontaria ENPA Elena assieme a Susanna, una volontaria “freelance” della zona.

Subito sentono un miagolio disperato provenire dalla cinta che divide il campo dalla ditta: c’è un gatto adulto, presumibilmente la mamma, ma al loro arrivo si allontana velocemente. Il miagolio, però, non cessa e proviene da una cisterna di raccolta acqua piovana vicino alla cinta. Arrampicandosi sulla cisterna, Elena ha purtroppo la drammatica conferma: immerso nell’acqua sporca fino all’addome, c’è un giovanissimo gattino rosso tigrato.

La situazione è grave: dalla cisterna, alta più di un metro con un buco dal diametro di circa 15 cm, il gattino non potrà assolutamente uscire da solo, e neppure la mamma gatta potrebbe recuperarlo. Peggio ancora, in serata è previsto un nuovo temporale, quindi il cucciolo va recuperato senza indugio.

Il micino si trova troppo in basso per essere recuperato infilando un braccio e le ragazze passano al vaglio diverse ipotesi fino a trovare quella vincente: il micino viene recuperato calando nella cisterna un cestello da ricotta vuoto. Il gattino è finalmente libero, ma terrorizzato.

Il micino, di circa una quarantina di giorni, è stanco e spaventato e si mette subito a soffiare e a mordere le sue salvatrici. Ma si tranquillizza non appena viene avvolto in un morbido e caldo pile.

Visitato in gattile, a parte lo spavento e la sporcizia, non ha riportato ferite. Il giorno dopo il rocambolesco soccorso, “Ruben“, come è stato chiamato, viene trasferito a casa di Elena che, tra le altre attività in ENPA, è anche una delle “balie” del nostro Asilo dei Cuccioli.

“Dopo qualche giorno di comprensibile diffidenza – dice Elena soddisfatta – e qualche notte di pianti, Ruben si è ormai aperto al contatto e alla relazione. È un rosso “doc”: casinista, agitato, sempre in movimento ma affettuosissimo e vuole sempre stare in compagnia”.

Dopo che sarà vaccinato, il piccolo Ruben sarà pronto per trovare famiglia.

Fonte e foto ENPA sezione Monza e Brianza