Inchiesta Malaspina: i collaboratori del costruttore iniziano a parlare

26 giugno 2018 | 00:31
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Inchiesta Malaspina: i collaboratori del costruttore iniziano a parlare

Concessi i domiciliari a due collaboratori. In attesa di interrogatorio Fabiola Sclapari. Atteso invece l’esito dell’Appello presentato dall’avvocato, ex magistrato fallimentare, Gerardo Perillo.

Sarà interrogata oggi, in carcere a San Vittore, Fabiola Sclapari, avvocato, arrestata lo scorso 21 maggio nell’ambito dell’inchiesta sul presunto giro di false fatturazioni e frode che ha portato all’arresto dell’imprenditore brianzolo Giuseppe Malaspina (e di altre 20 persone), di cui Sclapari era collaboratrice.

A quanto si è appreso, i primi “faccia a faccia” con il Pm Salvatore Bellomo, titolare dell’inchiesta insieme alla collega Giulia Rizzo, sarebbero stati chiesti dagli avvocati difensori degli indagati, dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Milano di respingere le loro richieste di scarcerazione.

Ai domiciliari, dopo essere stato sentito dal Pm, è già andato Roberto Licini, indicato nelle indagini come il responsabile finanziario degli affari di Malaspina. Come a lui i domiciliari sono già stati concessi anche al commercialista Salvatore Tamborino e l’ingegnere Cesare Croce, anche loro ascoltati dagli inquirenti.

Nessuna richiesta di interrogatorio è stata invece avanzata dal costruttore e da due suoi collaboratori, il socio Giorgio Spinelli e il commercialista Antonio Ricchiuto. Tutti si sono visti rigettare dal Tribunale milanese la richiesta di scarcerazione, ed è possibile che una volta lette le motivazioni, ricorrano in Cassazione. L’unica a non presentare alcun ricorso è stata la ex moglie di Malaspina, Adriana Foti. Atteso invece l’esito dell’Appello presentato dall’avvocato, ex magistrato fallimentare, Gerardo Perillo.