Lazzate, i due candidati a confronto prima del voto

Il sindaco uscente Loredana Pizzi (Lega) e Andrea Fenocchio (LazzateInMovimento) messi a confronto su alcune tematiche importanti per Lazzate: come sicurezza e viabilità.
La lista civica e il colosso leghista: quello di domenica 10 giugno a Lazzate non sarà uno scontro ad armi pari. E non tanto perché, come ricorda Andrea Fenocchio (54 anni, imprenditore nel settore degli impianti tecnologici), candidato sindaco di LazzateInMovimento, «Noi non abbiamo nessuno che ci aiuta, ci siamo dovuti auto-finanziare»: la sezione lazzatese del Carroccio, che quest’anno ricandida Loredana Pizzi (65 anni, primo cittadino uscente), può infatti vantare 25 anni ininterrotti di giunta monocolore, durante i quali Lazzate si è trasformata in un borgo gioiello a partire dagli investimenti voluti da Cesarino Monti tra la fine degli anni 90 e i primi 2000. Fenocchio, alla sua prima esperienza politica, ha invece deciso di puntare sulla novità della sua candidatura e della sua lista, nonostante Pizzi abbia già accusato LazzateInMovimento di rifarsi «sotto mentite spoglie» a Lazzate inComune, la lista civica di centrosinistra che negli ultimi anni si è contrapposta alla Lega. Insomma, cambierebbero il nome e le persone ma non la sostanza: d’altra parte non si capisce perché sarebbe una colpa, per LazzateInMovimento, richiamarsi idealmente a un’altra lista che per anni si è opposta alla Lega locale.
Anche perché, con forse qualche distinzione per i temi sociali, i due candidati potrebbero quasi andare d’accordo: chissà che, a partire dall’11 giugno, non ne derivi una collaborazione davvero utile per l’intera Lazzate.
Accoglienza e richiedenti asilo
Nel 2017 è bastata la sola eventualità che a Lazzate venissero ospitati alcuni richiedenti asilo perché nascessero manifestazioni e proteste sostenute dall’amministrazione. E se Pizzi assicura che su questo argomento «non mollerà di un centimetro», anche Fenocchio si mostra piuttosto restio a una apertura. Proprio su uno dei punti che, invece, gli avrebbe forse consentito di distaccarsi e differenziarsi maggiormente della sua avversaria: «Non portiamo i migranti a Lazzate, ma può darsi che arrivino – afferma, ma assicura che, nel caso, si accerterà che tutto avvenga nel rispetto della legalità e della sicurezza, per tutelare i cittadini. E aggiunge -: Per me la priorità è il cittadino di Lazzate». Fenocchio non nega, comunque, la volontà di sedersi a tavoli di lavoro per trattare con il Prefetto: «Con il Prefetto abbiamo cercato un dialogo anche noi – gli risponde Pizzi – ma non ci ha mai dato una risposta. »
Sicurezza
A fine 2014 a Lazzate erano state installate 32 telecamere a infrarossi per contrastare uno strisciante sentimento di insicurezza dovuto, secondo quanto riferiva allora Pizzi, al proliferare di episodi di microcriminalità. La videosorveglianza, però, non basta: Pizzi infatti vorrebbe non solo aggiungere nuove telecamere ai varchi della città, per controllare le auto in entrata e uscita, ma anche potenziare con nuovi mezzi, anche tecnologici, il Gvat (ovvero le Guardie Volontarie di Ausilio Territoriale), «il fiore all’occhiello dell’amministrazione». Per Fenocchio invece le telecamere, che pure andrebbero incrementate, non bastano: meglio promuovere una cultura della sicurezza, organizzando eventi anche con le Forze dell’Ordine sul territorio.
Ambiente e territorio, sociale e disabili
Il più propositivo sembra essere Fenocchio, che si dice disposto a “fare cordata” e aiutare chi deve sostituire delle lamiere di eternit, ma anche a installare dei pannelli fotovoltaici e solari sulle strutture comunali. Più cauta Pizzi, che premette che chi ha l’eternit deve censirlo e fare una perizia. Per quello che riguarda l’utilizzo di energie rinnovabile per le strutture pubbliche, invece, il sindaco è possibilista: «Sarebbe possibile, ma solo a fronte di un investimento più ampio che comprenda anche le scuole». L’operazione, tuttavia, sarebbe rimandata e condizionata alla vincita di un bando per ottenere i finanziamenti necessari.
Stesso discorso per le tematiche sociali. «Il filo conduttore del nostro programma è l‘attenzione all’aspetto sociale per tutti i cittadini di Lazzate», afferma Fenocchio. Tra le proposte per i diversamente abili c’è quella di rimuovere le barriere architettoniche, un obiettivo che è stato inserito anche nel progetto per il decoro urbano. «Non si può fare di tutto e di più – ribatte invece il sindaco quando le viene fatto notare che, a differenza di Lazzate, i paesi vicini sostengono completamente i disabili e le loro famiglie -. Noi continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, come le convenzioni per bambini con problemi». Pizzi ribadisce inoltre che l’attenzione al sociale, per la sua lista, significa soprattutto «aiutare le famiglie: con servizi, per esempio, come il pre e post scuola, oratorio e centro estivo».
Priorità
Tra le priorità, Pizzi parla soprattutto di urgenze viabilistiche, come quella di terminare la tangenzialina e realizzare in convenzione le opere di compensazione di Pedemontana, riqualificare piazza Lombardia, allargare il cimitero giardino e rifare l’illuminazione pubblica a led da affidare poi a un unico gestore. Ma non nasconde di avere anche un altro sogno per Lazzate: quello di ricavare lo spazio per un teatro. Fenocchio parla invece di piccoli interventi, facilmente realizzabili, per aiutare le persone più fragili, come gli anziani, a prenotare una visita (sportello help), ma anche ad attivare il telesoccorso e promuovere una migliore relazione con le associazioni.