Monza, in fase di studio il piano per la sicurezza del palazzo municipale

30 giugno 2018 | 09:22
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Monza, in fase di studio il piano per la sicurezza del palazzo municipale

L’obiettivo è registrare ingressi e uscite. Il progetto prevede anche un piano di riorganizzazione degli uffici presenti all’interno della struttura

Via libera al piano per la messa in sicurezza del palazzo municipale. Alcuni piccoli furti avvenuti all’interno degli uffici di piazza Trento e Triste e il danneggiamento di uno stemma della sala giunta al secondo piano hanno riportato alla ribalta l’annoso tema della vulnerabilità della casa comunale, affrontato negli anni passati da diverse giunte, ma mai veramente risolto. Il vice sindaco Simone Villa, ha così deciso di mettere mano alla questione per provare a trovare una soluzione.

Le operazioni in cantiere sono due. Prima: riorganizzazione degli uffici. Seconda: messa in sicurezza della casa comunale. “Abbiamo iniziato aggregando l’ufficio Stato civile all’Anagrafe negli spazi esterni sotto il porticato del palazzo municipale– spiega il vice sindaco – e proprio in questi giorni stiamo avviando uno studio sull’attuale distribuzione degli spazi con l’obiettivo di eliminare alcune incongruenze e separare una volta per tutte gli uffici politici da quelli aperti al pubblico”.

Il nodo da sciogliere lo stesso che da anni rende il palazzo municipale monzese un luogo dove si può entrare uscire con una certa facilità: la presenza nello stesso stabile degli uffici politici, vale a dire quelli di assessore e sindaco degli uffici amministrativi aperti al pubblico. La convinzione del vice sindaco è che i metri quadrati necessari per condurre in porto l’operazione di riorganizzazione ci siano e mentre da una parte i funzionari del Comune effettueranno questa analisi, dall’altra Villa sta iniziando a progettare un piano per aumentare il livello di sicurezza.

“Il via vai di gente, soprattutto in alcune giornate, è incessante – prosegue il vice sindaco -. Non è più possibile assistere a situazioni dove ci sono decine di persone che bivaccano in corridoio in attesa di essere ricevute. E’ una questione di sicurezza abbastanza elementare. Al di là del personale autorizzato, l’amministrazione deve sapere chi entra e chi esce e per farlo è oramai sufficiente utilizzare la carta dei servizi”.

Il progetto prevede dunque di registrare ingressi e uscite e di distribuire dei badge ai visitatori. Oltre all’installazione di tornelli agli ingressi. “E’ una questione di buon senso – aggiunge Cesare Gariboldi, consigliere comunale della Lega -, ma è anche un obbligo di legge. In caso di incendio o di atri eventi analoghi, è necessario sapere quanta gente è presente in quel momento all’interno dello stabile”.

L’operazione sicurezza avviata dal vice sindaco sta riscontrando anche il favore del Movimento Cinque Stelle. “Visti i tempi che corrono è oramai necessario prevedere un sistema di controlli più capillare degli ingressi – conclude Danilo Sindoni, capogruppo in Consiglio comunale -. A patto però che il palazzo municipale non venga trasformato in una fortezza”