L’opera ritrovata: la “Fuga in Egitto” esposta in Villa Borromeo

L’importante opera del XVIII secolo di Giuseppe Nuvolone. L’opera appartiene alla Fondazione Asilo San Giuseppe.
Il Festival della Cultura continua a promuovere l’arte. Oltre alla Mostra di Alik Cavaliere presso le Scuderie ed il Parco delle Sculture, domenica 3 giugno alle ore 18.00 Villa Borromeo d’Adda ospiterà l’esposizione e la presentazione del restauro dell’importante “Fuga in Egitto” di Giuseppe Nuvolone, grande pittore del XVII secolo.
“Si tratta del restauro di una grande opera d’arte restituita alla città” afferma orgogliosa l’Assessore alla Cultura Paola Palma.
La tela, infatti, appartenente all’importante collezione Sabajno-Tomaselli ed è di proprietà della Fondazione Asilo San Giuseppe di Arcore.
La storia e gli studi
Damiano Spinelli, giovane arcorese restauratore e storico d’arte, sotto spinta di Marco Penati, membro del consiglio di amministrazione dell’asilo, attraverso studi approfonditi è giunto alla attribuzione dell’opera a Giuseppe Nuvolone.
Ricostruendone a ritroso le vicende conservative fino ad arrivare ai caratteri stilistici, evidente è la maniera nuvoloniana, bottega di pittori fondata dal cremonese Panfilo Nuvolone e portata avanti dai figli Carlo Francesco e Giuseppe. Quest’ultimo lavorò in moltissimi tra i quali il Duomo di Monza ed in Santa Maria delle Grazie e in San Nazaro a Milano.
Il restauro
Il restauro della tela è stato ottenuto seguendo i criteri scientifici più avanzati con l’ausilio di un innovativo sistema di tensionamento della tela sul telaio con un sistema di tiranti e molle che permettono all’opera libera di adattarsi alle variazioni climatiche.
A seguito della pulitura e dell’allargamento del telaio è stato possibile, inoltre, osservare la misura reale del dipinto, conferendo la giusta simmetria alle figure, notando così la puntuale corrispondenza con la Sacra Famiglia di Carlo Francesco Nuvolone, conservata alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
Il restauro è stato supervisionato dalla dottoressa Ilaria Bruno dalla Soprintendenza ai Beni Storico artistici di Milano ed è stato svolto all’interno del laboratorio di restauro Luigi Parma a Milano.