Uccide la moglie e si costituisce, per lui perizia psichiatrica

L’aggressione mortale ai danni della donna, impiegata di 56 anni era avvenuta intorno alle 13 di poco meno di due mesi fa.
Da quanto emerso il reo confesso del delitto avrebbe svuotato il conto in banca di famiglia di molti risparmi, probabilmente a causa di un problema di ludopatia. Non sarebbe stata la prima volta, l’ammanco avrebbe sfiorato i 20mila euro e Valeria aveva deciso non perdonarlo più. Di lì la decisione di lasciarlo.
L’aggressione mortale ai danni della donna, impiegata di 56 anni era avvenuta intorno alle 13 di poco meno di due mesi fa, in una centralissima via del centro di Bovisio Masciago. Truzzi, stando alle ricostruzioni effettuate anche grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza della zona, aveva intercettato la moglie mentre era a bordo della sua smart, seguendola fino a un semaforo. Lì, sceso dalla sua vettura, ha aperto la portiera della Giulietta di Valeria, che stava andando a prendere in stazione la figlia di ritorno da scuola, e aveva fatto fuoco.
Alcuni passanti, uditi gli spari, si erano precipitati fuori da abitazioni e negozi, altri avevano inchiodato mentre erano al volante, giusto il tempo di vedere Truzzi rimontare in auto e andare via. Qualcuno si era avvicinato all’auto di Valeria, le aveva sentito le pulsazioni al collo, mentre chiamava i soccorsi. Sul posto erano arrivati gli operatori del 118 a sirene spiegate, avevano trasferito la donna in ambulanza e per diversi minuti avevano tentato di tenerla in vita, mentre correvano verso l’ospedale di Monza. Purtroppo Bufo non ce l’ha fatta e nel reparto di rianimazione del San Gerardo era arrivata già cadavere. Truzzi, autista presso una società di Lentate sul Seveso, reo confesso del delitto, prima ai carabinieri di Desio e poi al Pm Stefania Di Tullio, aveva detto: “ho ucciso mia moglie”. Ora uno psichiatria stabilirà le sue condizioni psichiche.