Sanità: oltre 2 milioni per riqualificare l’ospedale di Carate

Con il finanziamento regionale sarà acquistato anche un moderno mammografo per Vimercate.
Riqualificazioni in vista per l’ospedale di Carate Brianza. Regione Lombardia ha approvato un programma d’investimenti in sanità da finanziarsi nel biennio 2018 – 2019 per complessivi 103 milioni di euro, di cui 2 milioni e 50 mila euro giungeranno all’Asst Vimercate.
Così al fine di adeguare le proprie strutture di ricovero e cura per svolgere nel migliore dei modi la loro funzione, la Asst di Vimercate destinerà il finanziamento per completare la riqualificazione e l’adeguamento alle normative di sicurezza del Presidio Ospedaliero di Carate Brianza.
“In particolare i principali interventi riguarderanno il primo piano del monoblocco ospedaliero, blocco operatorio, sale parto e centro sterile e le strutture e gli impianti del vecchio ospedale, oltre alla palazzina del poliambulatorio – afferma Pasquale Pellino direttore generale dell’Asst Vimercate – Gli interventi previsti consentiranno altresì una migliore razionalizzazione dei servizi socio-sanitari con risparmi di gestione. L’istanza di finanziamento riguarderà anche la sostituzione di alcune apparecchiature biomediche con nuove apparecchiature più moderne e performanti”.
Ma no è tutto la Direzione Strategica ha ritenuto poi prioritaria, sempre nell’ambito dei recenti finanziamenti regionali assegnati, la sostituzione di un mammografo del presidio di Vimercate, installato circa 9 anni fa.
La nuova apparecchiatura sarà dotata stereotassi per l’esecuzione di biopsie e di tomosintesi per lo studio stratigrafico della mammella. La tomosintesi offre infatti la possibilità di approfondire i singoli esami senza incremento di dose. Nella medesima seduta possono essere così acquisite ulteriori informazioni cliniche utili per una diagnosi di tumori al seno anche in fase precocissima, senza aumentare la dose alla paziente. L’estrema accuratezza diagnostica della tecnologia consente di scoprire e localizzare le lesioni mammarie riducendo così il numero dei richiami.