Svuotavano le slot machine del Nord Italia: beccati in flagrante a Cesano

8 giugno 2018 | 16:36
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Svuotavano le slot machine del Nord Italia: beccati in flagrante a Cesano

Fingendo di giocare, depredavano gli incassi aprendo le macchinette con chiavi alterate e grimaldelli senza lasciare traccia. Agivano in tutto il Nord, Brianza compresa

Derubavano le slot machine, senza il minimo segno di effrazione, riuscendo ad agire indisturbati e quindi a scappare senza che nessuno se ne accorgesse.

È stata smantellata dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Cuneo la “banda delle slot” che ha messo a segno una serie di furti nelle sale slot di tutto il nord Italia, Brianza compresa. Proprio in Brianza, a Cesano Maderno, la banda era stata colta in flagrante: grazie all’ausilio di indagini tecniche e costanti servizi di osservazione e pedinamento degli indiziati, lo scorso 5 febbraio 2018, a seguito dell’ennesimo furto commesso ai danni di un esercizio pubblico della città, tre stranieri erano stati fermati e trovati in in possesso della refurtiva: 2mila euro in monetine appena sottratte, diverse chiavi false e grimaldelli.

Nei confronti dei tre soggetti di 32, 33 e 42 anni, tutti di origine rumena, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Operativo della Compagnia di Cuneo, guidati dal Comandante Tenente Colonnello Rosario Mario Pettinato, hanno eseguito nelle scorse settimane tre ordinanze di custodia cautelare in carcere: i tre sono ritenuti responsabili del reato di furto aggravato continuato in concorso a danno di numerosi esercizi pubblici situati nella provincia di Cuneo e in altre regioni del Nord Italia, in particolare Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia e Veneto.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito di un furto consumato ai danni di un bar di Busca (CN) nel mese di ottobre 2017: in quel caso, i tre si erano abilmente impossessati dell’incasso contenuto all’interno di alcune video-slot senza operare alcun segno di effrazione, allontanandosi poi in modo indisturbato. Solo alcuni giorni dopo, il titolare dell’esercizio si era accorto dell’ammanco di circa 5mila euro.

Le attività investigative allora hanno permesso di confermare come la banda avesse agito in quello come in numerosi altri locali, entrando in Italia proprio allo scopo di commettere i furti. Per agire indisturbati, preferivano i locali con sala giochi separata dalla sala di mescita. Scelto l’obiettivo, simulando di giocare con le video-slot, ne depredavano i relativi incassi aprendoli con l’ausilio di chiavi alterate e grimaldelli, senza lasciare segni di scasso o forzatura, lasciando subito dopo con atteggiamento disinvolto il locale. Con questo stratagemma avevano agito anche a Cesano, nel bar L’Incontro, dove erano stati beccati in flagrante, grazie alla collaborazione dei Carabinieri della locale stazione, che per altro erano riusciti a scoprire che quel bar era stato “visitato” dai tre altre due volte.

Particolarmente complicate le indagini, dal momento che i tre difficilmente venivano scoperti a breve termine dai gestori degli esercizi pubblici e quindi denunciati alle competenti forze di polizia. Le difficoltà più evidenti per gli investigatori sono state pertanto proprio quelle di riuscire a datare i singoli episodi di sottrazione del denaro e ad attribuirli al gruppo criminale individuato.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, hanno portato anche alla perquisizione di due appartamenti di Torino, utilizzati dai tre uomini come basi logistiche durante le loro permanenze nel territorio italiano, con sequestro di denaro contante e altro materiale di rilevanza investigativa, quali chiavi alterate, grimaldelli, autovetture). Secondo gli inquirenti, sino ad oggi, la banda era riuscita a mettere insieme un bottino di più di 40mila euro complessivi, anche se sono ancora in corso accertamenti investigativi volti ad individuare, in tutta la penisola, altri casi di sottrazione di denaro avvenuti con il medesimo modus operandi.