Synlab: da Monza in viaggio (virtuale) verso lo Zimbabwe

Dal 9 al 13 luglio, presso la sede Synlab Cam di viale Elvezia, sarà possibile accedere, virtualmente, a una delle “Case del Sorriso” di Cesvi, grazie alla partnership tra le due realtà.
Dal 9 al 13 luglio, presso Synlab Cam Monza, sarà possibile immergersi in un’esperienza virtuale molto emozionante, trasportati in un istante a 7.000km di distanza, per le strade di Harare, capitale dello Zimbabwe. Dalla confortevole hall della struttura monzese ci si potrà affacciare sulla dura realtà africana grazie alla neonata partnership tra il Centro Polidiagnostico di viale Elvezia e Cesvi, organizzazione umanitaria laica e indipendente fondata a Bergamo nel 1985 e divenuta oggi una delle prime 10 onlus italiane per numero di progetti sostenuti.
“Un viaggio virtuale per cambiare la realtà” sfrutterà la tecnologia Samsung Gear 360 per catapultare i visitatori in Africa, permettendo loro di conoscere la storia di Tadiwanashe e Privilege, un bambino di strada e una ragazza madre che quotidianamente trovano protezione e supporto all’interno della Casa del Sorriso di Cesvi presente in Zimbabwe. Un’esperienza di forte impatto, che farà comprendere meglio l’azione che la onlus porta avanti in tante zone del mondo, aiutando bambini di strada, minori senza famiglia e donne vittime di violenza. In questi giorni, presso la sede di Synlab Cam Monza, saranno inoltre presenti due operatori Cesvi che forniranno al pubblico informazioni sui progetti sostenuti dall’associazione e li guideranno in questo viaggio immersivo.
Con 109 progetti attivi in 20 Paesi, tra cui l’Italia, Cesvi ha raggiunto quasi 1 milione di beneficiari nel mondo, grazie a un approccio partecipativo e costruttivo, portato avanti in oltre 30 anni di attività. Le Case del Sorriso sono strutture che offrono servizi e accoglienza a tutti i bambini delle comunità nelle quali sono inserite: cibo, acqua, cure mediche, istruzione, formazione professionale e sostegno psicologico è ciò che orfani, bambini di strada, bambini lavoratori, vittime di sfruttamento o madri vittime di violenza possono trovare al loro interno.
Con l’intento di offrire alla cittadinanza opportunità artistiche e formative anche estranee all’area medica, la struttura di Monza ha ospitato negli ultimi anni mostre e iniziative culturali che hanno sempre riscosso grande successo, a dimostrazione della sensibilità del territorio brianzolo. Aprire le porte della sede a un’associazione che si occupa dei più poveri tra i poveri, rivelando ai monzesi una realtà a molti sconosciuta, è un obiettivo che onora il centro.
L’appuntamento è, quindi, da lunedì 9 a venerdì 13 luglio dalle ore 8:00 alle ore 19:00 in viale Elvezia ang. via Martiri delle Foibe 1 – Monza