Vimercate, al via l’invasione delle panchine rosse contro violenze e vandalismi

26 giugno 2018 | 05:09
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Vimercate, al via l’invasione delle panchine rosse contro violenze e vandalismi

Dopo il furto della panchina dell’Einstein dipinta dalle studentesse, la risposta all’appello della dirigente scolastica a riempire la città di simboli parte dal cortile di Palazzo Trotti

È ufficialmente iniziata l’invasione delle panchine rosse a Vimercate. Dopo il furto della panchina dell’Einstein, dipinta dalle studentesse e posizionata all’ingresso dell’Istituto, l’intera comunità, sdegnata da un gesto tanto incivile, si è mossa per organizzare una serie di iniziative simboliche con l’obiettivo di mettere la parola fine a violenze e vandalismi.

Ecco, dunque, il primo gesto, che segue la proposta della dirigente scolastica Antonella Limonta, ovvero quella di riempire di panchine rosse la città. L’idea, accolta positivamente dall’Amministrazione, ha preso il via immediatamente, con la posa della prima panchina nel cortile di Palazzo Trotti, il Palazzo del Comune, in una cerimonia che si è svolta venerdì 22 giugno alla presenza del sindaco Francesco Sartini, dell’Assessore alle Politiche Sociali Simona Ghedini, della dirigente scolastica dell’Einstein e di alcune studentesse. Perché se la panchina rubata dalla scuola è poi stata ritrovata, resta la condanna di un gesto che non deve assolutamente ripetersi.

Il primo passo dunque verso una Vimercate in rosso è stato fatto.

Nei giorni scorsi, è sceso in campo in questo senso anche il Movimento Donne Democratiche Monza e Brianza, che ha deciso di raccogliere l’appello della scuola e donare una panchina. «Quello che è accaduto presso l’Istituto Omninicomprensivo di Vimercate è stato un atto doloroso perché ha colpito un simbolo dell’impegno per la lotta contro il femminicidio e contro tutte le violenze di cui, ancora oggi, nella nostra società, sono vittime le donne – hanno commentato – Siamo contenti che alla fine la panchina sia stata poi ritrovata, ma il gesto è comunque grave anche se fatto con superficialità o ignoranza, perché il segno tangibile di noncuranza, non rispetto o peggio disprezzo per il simbolo che la panchina rossa rappresenta e questo ci lascia comunque senza parole, amareggiati e delusi».

Nel frattempo, prosegue la “raccolta” di panchine dell’Einstein, che saranno dipinte di rosso e posizionate in vari luoghi della città a settembre. «Non abbiamo bisogno di soldi ma di panchine – aveva scritto in un comunicato la direzione scolastica dell’Einstein subito dopo l’accaduto – Durante l’estate donateci vecchie panchine ancora in buono stato, noi le dipingeremo di rosso, ci metteremo una scarpetta e, dopo gli opportuni accordi con l’Amministrazione comunale, le collocheremo nei parchi cittadini, nelle piazze, per le vie. A questo lavoro la scuola dedicherà una giornata a settembre, sarà l’occasione per trasformare un gesto vandalico imbecille e offensivo in azione collettiva di solidarietà, in un impegno dell’intera città contro la violenza».