Vimercate. Davide Donati è campione del mondo di ginnastica aerobica

Vince l’oro mondiale per la seconda volta. Una storia intensa che è passata un po’ inosservata. Ecco l’intervista.
Tornare a casa con la medaglia d’oro e un titolo riconfermato, quello di campione del mondo. Con questo mantra in testa era partito, a inizio giugno, un giovane vimercatese, per i campionati mondiali di ginnastica aerobica.
Lui è Davide Donati, classe 1994, e ha compiuto l’impresa: è rientrato nella sua terra natia da Guimaraes in Portogallo dopo aver calcato il gradino più alto del podio ai campionati.
Davide è salito sul tetto del mondo, nella doppia, con la sua compagna di sempre Michela Castoldi legnaese classe 1995.
Una vittoria non semplice, non scontata a causa degli infortuni avuti lo scorso anno, ma fortemente voluta e desiderata.
Allenamenti duri, anche 8 volte la settimana – tra Camuzzago e Legnano, dove a turno i due ragazzi si preparano – determinazione fuori dal comune oltre che a talento: questi gli ingredienti fondamentali dell’impresa che ha permesso ai due di mordere l’oro mondiale.
La cornice? Quella di uno sport affascinante ma poco seguito (e poco raccontato) un successo incredibile che parte da lontano, quando ancora Davide andava alla scuola Emanuele Filiberto di Vimercate.
“Ho iniziato a fare ginnastica a 9 anni, nel 2003, alla palestra Delfino di Vimercate. Qui avevo praticato nuoto per tre anni prima, ma non mi piaceva. Vedevo però molte compagne di classe che facevano ginnastica, cimentrasi in ruote, verticali.. era qualcosa di diverso, quasi insolito e speciale. Così iniziai anche io, e mi piacque.”
Un amore a prima vista, quello tra Donati e la ginnastica aerobica che lo porterà solo 3 anni dopo, nel 2005, a fare agonismo e nel 2007 a entrare nella nazionale juniores. Qui sono cominciate ad arrivare le prime medaglie, le prime grandi soddisfazioni. “Ma quando si è piccoli tutto sembra più facile, le vittorie sono stupende ma il vero piacere per me era stare in nazionale, viaggiare, allenarmi. Al liceo tutto è stato molto più difficile. Mi sono capitati dei momenti no.” Racconta Davide “Il peso di quello che facevo si sentiva, a volte era un sacrificio, sono dovuto scendere a compromessi. Spesso per allenarmi a Roma, con la nazionale, saltavo intere settimane di scuola. I professori non capivano, e mi ritrovavo teso, con tanta paura di fallire. Non è stato semplice, ma lasciare non è mai stata una possibilità.”
Poi, nel 2012, il suoi ingresso in nazionale senior. Ha solo 18 anni. Anno dopo anno, il medagliere personale di Davide si popola, tra europei e mondiali, tra performance di squadra o di coppia di medaglie. Poi quell’oro mondiale, nel 2016, ai giochi di Icheion, in Corea del sud, sempre con la Castoldi “davvero il giorno più bello della mia vita” ricorda.
“L’abilità sta però nel chiudere subito la gara, non adagiarsi sugli allori. Ridarsi un nuovo obiettivo. Il nostro era riconfermarci campioni, fare un qualcosa di davvero unico, specie per la ginnastica aerobica in Italia.”
E ce l’hanno fatta. Un oro che si è intersecato con una performance perfetta. Un racconto che parte da un sogno bambino, si sviluppa con la velocità del fisico e dello spirito di un ragazzo che ha scelto la sua strada ormai tanti anni fa, cui non vuole far cambiar rotta.
Una vittoria che si incarna in un atleta semplice, che studia all’università, che si emoziona ricordandosi le sue emozioni sul campo di gara.
La storia di uno sport destinato a rimanere di nicchia, forse, ancora per i prossimi anni, per un pubblico di soli appassionati, lontano dai grandi schermi e dalla grande distribuzione ma che proprio per questo regala un’altra piccola grande vittoria anche alla città di Vimercate. è tra le sue vie, nelle sue palestre, nei suoi parchi che si è creato un campo di gioco perfetto, e Davide ha saputo rispondere alla sua chiamata.