Auchan di Cinisello Balsamo, Monza batte cassa per il maxi intervento di riqualificazione

26 luglio 2018 | 10:24
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Auchan di Cinisello Balsamo, Monza batte cassa per il maxi intervento di riqualificazione

Il sindaco Allevi vuole evitare che l’operazione immobiliare si trasformi solo in un disagio, ma intende cogliere l’opportunità per fare cassa

Ogni guerra ha le sue vittime e quella dei centri commerciali, iniziata in Lombardia più o meno a metà degli anni Novanta, ne ha fatta una illustre, ma che è quasi passata inosservata: il mega polo targato Auchan di Cinisello Balsamo, aperto nel settembre del 2007 dopo due anni di lavori, e chiuso nel dicembre del 2015. Una vittima eccellente di altri grandi centri commerciali come il “fratello” di via Lario, a Monza, anche lui un colosso della grande distribuzione che porta il nome Auchan, e come il Vulcano di Sesto San Giovanni.

La sua chiusura è quasi passata sotto silenzio, ma oramai è da mesi che si fa un gran parlare del suo rilancio in grande stile. Pochi mesi fa l’amministrazione comunale di Cinisello Balsamo, assieme alla proprietà, ha presentato un progetto per la trasformazione dell’area in un grande hub con spazi commerciali, residenziali, di terziario e poi un nodo di interscambio a servizio del capolinea della M1 e futura M5 con 2.500 posti auto (oltre 7.500 quelli previsti in totale), una nuova piazza pubblica snodo della mobilità con una stazione degli autobus che ospiterà 18 linee e una bici stazione comprensiva di ciclo officina.

In totale, si parla di un intervento che prese quasi 50 mila metri quadrati di parcheggio d’interscambio, 792 metri quadrati di bici stazione, 1.500 posti bici garantiti, oltre mille metri quadrati di aree pubbliche destinate a attività culturali, quasi 20 mila metri quadrati di verde pubblico, 34.430 di polo direzionale e 84.000 metri quadrati di superficie di vendita complessiva. La mega operazione immobiliare, per quanto concerne permessi, autorizzazioni e concessioni, riguarda esclusivamente il Comune di Cinisello Balsamo. Tuttavia le ricadute di un’operazione di queste dimensioni avranno conseguenza anche per la confinate amministrazione comunale monzese. Che attraverso il sindaco, Dario Allevi, ha già messo le mani avanti.

Se infatti la vittima della guerra dei centro commerciali pare destinato a risorgere più grosso di prima, la giunta municipale monzese non sembra intenzionata a rimanere alla finestra. Al contrario, siccome Monza e la viabilità monzese sopporteranno parte dei disagi che saranno causati dal cantiere, il primo cittadino ha fatto capire al collega di Cinisello che l’incomodo deve essere adeguatamente retribuito. Il clima è di massima cordialità e collaborazione, tanto che i due sindaci hanno già fissato una serie di incontri. Tuttavia, Allevi non ha intenzione di recedere dalla sua posizione.

Tanto per capirsi: il mega intervento di riqualificazione potrà essere realizzato solo a fronte di alcuni aree che dovranno essere esproprierà sul territorio comunale di Monza. Di conseguenza, la posizione di Allevi è chiara: parte degli oneri dovranno ricadere anche su Monza. In particolare, Allevi pensa a opere viabilistiche e interventi a favore del commercio.